Solennità di Pentecoste: Omelia nella solenne liturgia vigiliare vespertina

Solennità di Pentecoste

Omelia della solenne liturgia vigiliare vespertina

(Ez 37, 1-14; 1Crr 2, 9-15a; Gv 16, 5-14)

Sabato 23 maggio 2015

            Senza la vera fede noi siamo come le ossa inaridite della visione di Ezechiele: siamo senza vita, siamo senza carne, disumanizzati, siamo senza muscoli, incapaci di fare qualsiasi cosa. Solo lo spirito che soffia dai quattro venti è capace di dare alla nostra vita un senso, è capace di dare alla nostra carne il titolo di “tempio dello Spirito santo”, è capace di dare nuova tonicità ai nostri muscoli per compiere l’opera di Dio.

Senza l’amore per Dio, che noi abbiamo conosciuto e conosciamo grazie al Vangelo di Gesù, noi non possiamo accogliere lo Spirito di Dio. Ma se lo amiamo possiamo accoglierLo e lasciare che, in noi, formi quell’uomo interiore, quel “maestro interiore” direbbe Sant’Agostino, capace di guidare ogni nostro giudizio secondo lo sguardo divino e alto del Padre, rifuggendo la bassezza del giudizio del mondo, pronto solamente alla condanna senza misericordia.

Viene a noi, dunque, lo Spirito di Dio: egli è dono e promessa di Gesù stesso, sua presenza misteriosa capace di infiammare i cuori e rendere ogni nostra vita un capolavoro, riflesso dello Splendore del Padre. Viene a noi, dunque, lo Spirito di Verità: egli fa luce sulla nostra vita ed è capace di guarire ogni nostra ferita e cancellare ogni nostro peccato. Viene a noi, dunque, lo Spirito Paràclito: egli è il vero difensore della nostra vita, capace di guidare ogni parola e opera di bene per la via della volontà divina.

Senza lo Spirito Santo
Dio è lontano,
Cristo rimane nel passato,
il Vangelo è lettera morta,
la Chiesa è una semplice organizzazione,
l’autorità è una dominazione,
la missione una propaganda,
il culto una evocazione,
e l’agire dell’essere umano una morale da schiavi.
Ma nello Spirito Santo:
il cosmo è sollevato e
geme nella gestazione del Regno,
Cristo risorto è presente,
il Vangelo è potenza di vita,
la Chiesa significa comunione trinitaria,
l’autorità è un servizio liberatore,
la missione è una Pentecoste,
la liturgia è memoriale e anticipazione,
l’agire umano è divinizzato.

(Patriarca Atenagora)

Chiediamo, con tutta umiltà, che la nostra vita sia aperta a quest’opera dello Spirito: egli non aspetta altro che donarsi a noi per renderci in tutto simili al Padre, nella giustizia e nella verità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.