Ottava di Natale nella Circoncisione del Signore: il “dire bene” dell’Altissimo – Omelia
OTTAVA DI NATALE
NELLA CIRCONCISIONE DEL SIGNORE
Omelia del giorno
1 gennaio 2014
(Nm 6, 22-27; Fil 2, 5-11; Lc 2, 18-21)
Buon anno a tutti! Ma buon anno, in compagnia del volto del Signore! Che bella compagnia quella di chi ha formato i cieli, ha dato alla luce la vita e creato a immagine e somiglianza uomini e donne di ogni tempo! Noi di solito ci immaginiamo che gli auguri servano per scacciare qualche “spirito maligno”, quasi fosse scaramanzia.
Invece l’augurio si colora di spirito e di verità quando è fatto con questa compagnia, con questa amicizia: “Ti benedica il Signore e ti custodisca”. Essere custoditi: chissà se ci ricordiamo, quando eravamo piccoli e bambini, con quanta cura e quanta attenzione ci accompagnavano i più grandi, i nostri genitori. Ecco, il nostro Dio fin dalla notte dei tempi è così: è uno che ci custodisce. “Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia”: chissà se abbiamo in mente e nel cuore l’immagine del volto radioso di mamma e papà che ci guarda con occhio acceso e volto splendente proprio perché noi, piccoli, siamo la fonte della loro gioia! Ecco, il nostro Dio fin dalla notte dei tempi è così: è uno che, quando ci vede, gli si illumina il volto e i suoi occhi brillano di contentezza.
Come possiamo sapere, sentire che davvero è così, che tutto questo non è solo una storia, una bella e affascinante storia, ma che è la realtà che ci raggiunge e ci può investire? C’è un solo nome che risponde a questa domanda: l’uomo Cristo Gesù. Nelle parole alte e affascinanti di Paolo è racchiuso il segreto di questa benedizione e di questa vicinanza di Dio all’uomo e alla sua vita. E tutto questo vissuto con uno stile semplice, dimesso, da servo, pronto ad essere all’ultimo posto, a fianco dei deboli (e a volte lo siamo, senza riconoscerlo, pieni delle nostro false certezze!) e dei poveri. Forse è proprio per questo che facciamo fatica a riconoscere il suo volto: un volto fratello, amico, solidale, incoraggiante, pronto ad amare e a pagare al nostro posto. Ed è così che possiamo iniziare a lasciare spazio a questo modo di esserci vicino dell’Altissimo, “nascosto” agli occhi dei potenti ed esaltato agli occhi degli umili. Perché questa benedizione, sentire questa benedizione ci fa rimanere umili!
Cristo Gesù: proprio questo nome racchiude le benedizione delle benedizioni, la promessa mantenuta di una vita e di uno sguardo sul mondo convertito, pronto al cambiamento con la forza che non viene da noi. “Dio salva” è davvero LA Buona Notizia che aspettavamo: un Salvatore umile e forte, un volto nascosto molte volte eppure pronto ad illuminare le nostre esistenze, se come Maria custodiamo tutte queste cose e le meditiamo e, come i pastori, torniamo alle nostre case, ai luoghi dove abitiamo, lodando e glorificando Dio che ci benedice e dona a me, a te, a noi, al mondo ogni parola e ogni opera di bene.
Di cuore, allora, buon anno con la benedizione e la compagnia del Signore, di vero cuore!
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