La Parola della Croce: Venerdì della 1° settimana di Quaresima (2 marzo)

Ogni venerdì offriamo una breve riflessiono sulla sequela di Gesù come uomo della croce. Buon cammino a tutti!

«Pietro risponde in modo esattissimo alla domanda di Gesù e dice: “Tu sei il Cristo, il  Figlio del Dio vivente”. Però dà a queste parole dei contenuti sbagliati. Infatti dopo che il Signore ha spiegato i veri contenuti, si ribella: “Questo non deve avvenire mai”. Allora Gesù gli dice: “Va’ via da me, Satana…”. Il termine greco, però, si può tradurre anche con: “Mettiti dietro”, ed è bello sentir dire: “Pietro, ascoltami, mettiti dietro ma me”.

Quando uno di noi accetta di mettersi dietro al Signore, allora comincia a diventare discepolo.

Perché avviene anche per noi: diciamo delle cose esattissime quando preghiamo, confessiamo anche la fede pubblicamente, eppure che distanza vi è tra quello che pensiamo e i contenuti veri!

Come è difficile realizzare le cose che diciamo! Il credente che siamo noi, viene dietro molto più faticosamente rispetto a quel credente, che siamo ancora noi, che “dice” le cose della fede. Ci costa metterci dietro. Quel noi che deve morire è quello che preferirebbe star davanti e far da inciampo al Signore che cammina. Prima ancora del dolore, il diventare credenti è la nostra vera croce»

(Giovanni Moioli, La Parola della Croce, Ed. Glossa, 64-65)

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