La Parola della Croce: “Tutto è compiuto” 5° venerdì di Quaresima

“Tutto è compiuto”

Vangelo

E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto”. (Gv 19, 30)

Meditazione

Tutto è compiuto. Tutto è avvenuto secondo le profezie, tutto è avvenuto secondo il disegno del Padre. L’ora dell’offerta iniziata con la nascita di Gesù a Betlemme si compie sul Calvario: là era nato nella estrema povertà, qui muore nell’estrema spogliazione e umiliazione. È la scelta di Dio, è la scelta dell’Amore che, volendo ricuperare i miseri, si fa Misericordia, si abbassa, si svuota di se stesso per riversarsi in noi come sorgente di vita. Tutto è compiuto: è questo «l’istante immobile»; il tempo si ferma, l’ora batte sul cuore di Gesù e si riparte da zero. È l’ora zero della storia, l’ora in cui comincia il Giorno nuovo, il tempo nuovo, tempo della salvezza e della grazia. Tutto il dolore della Passione sembra ora acquietarsi, come la terra che, dopo aver accolto il seme nel solco, attende nella pace che esso germogli. È l’ora del «grande silenzio». È l’ora in cui, come discepoli di Cristo, più nulla possiamo fare, nulla dire, ma solo «rimanere nel suo amore», rimanere in preghiera presso di lui, inchiodati alla croce insieme con Maria, la Madre, formando un’unica grande supplica che, passando attraverso il cuore trafitto del Cristo, si versa nel seno del «Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione» ( 2Cor 1,3). A quest’ora della Passione di Gesù si può riferire quanto diceva il poeta Claudel: il dolore è come una mandorla amara che si getta sul ciglio della strada; ripassando per la medesima via, vi troviamo un mandorlo in fiore. (Madre Anna Maria Cànopi)

Alessandro Galimberti: “Voglio essere profumo”

Alessandro Galimberti nacque il 10 agosto 1980. Conseguita la maturità scientifica, entrò nel Seminario dell’Arcidiocesi di Milano nel’anno 1999. Pochi mesi dopo si manifestarono i primi sintomi  di una grave malattia autoimmune del sangue: il giovane lottò contro di essa con le  armi della sua fede e della sua innata allegria. Morì il 3 gennaio 2004, due anni prima della sua ordinazione sacerdotale. Tra i suoi scritti troviamo anche questa professione di fede: «Ho cercato di portare il mio sguardo al di là del mondo, ho cercato di vedere come la vita nasce nelle profondità della terra, ho camminato. E poi mi sono seduto ai piedi della croce: per cercare me stesso nel silenzio. Ho trovato la gioia». Ma la sua preghiera più significativa, che riassume l’intera sua esistenza e il profondo amore che lo ha legato a Gesù è la seguente:

Signore Gesù,
voglio essere per te come quel barattolino di olio di nardo
che Maria riversò sui tuoi piedi.
Voglio essere come nardo per camminare con te,
amare con te le persone che incontriamo quotidianamente;
voglio essere strumento di rivelazione della tua presenza.
Dal mio profumo tutti devono sentire che tu sei qui.
Dal mio profumo tutti si devono accorgere della tua presenza, del tuo amore.
Consumami tutto Signore,
non lasciare che nessuna goccia vada sprecata.
Riversami dove tu vuoi;
fa’ che il mio agire, il mio diffondere la tua presenza
parta sempre da te e non avvicini amori fatui, amori leggeri.
Io come quell’olio e come Maria ho scelto la parte migliore

che non mi verrà tolta.
Aiutami ad afferrarti Gesù.
Non permettere che la vita

e i suoi buffi e strani andamenti mi stacchino da te.
Ho trovato un tesoro, una perla preziosa;
non posso sprecare una così bella e grande occasione.

Posso chiedermi: cosa penso e cosa provo di fronte a questa testimonianza? È stata una vita piena?

#vitapiena #compimento #significatodellavita #affidarsiachi?

Preghiamo

Con le stesse parole di Alessandro, qui sopra:  “Signore Gesù, voglio essere…”

Padre nostro…

Per approfondire:

http://www.santiebeati.it/Detailed/95148.html

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