La Parola della Croce: “Donna, ecco tuo figlio” – 17 marzo 2023, III Venerdì
3. “Donna, ecco tuo figlio!” *
Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
(Gv 19,26-27)
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina di molti in Israele, segno di contraddizione, perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima». (Gv 19,25-27)
Per riflettere
La terza parola fu per coloro che amava di più: sua Madre e Giovanni. Dalla croce li donò l’uno all’altra. Per Maria questa fu la seconda natività dopo quella di Betlemme: diventò Madre di Giovanni tra i dolori del Calvario e, quindi, madre dell’umanità. Maria non ebbe altri figli secondo il sangue e la carne, ma ne ebbe tanti attraverso le doglie del suo cuore straziato. Maria quindi non è solo la Madre di Gesù Cristo, ma è anche Madre nostra, perché ci ha accettati come figli ai piedi della croce. Il nostro fortunato destino è quello di avere come madre la Madre di Dio e come fratello Gesù.
Medita nel silenzio:
“L’aveva accolto con timore e gioia, nel suo grembo, molti anni prima. Gli aveva insegnato a camminare, a parlare, a pregare. L’aveva visto crescere, farsi uomo. Eccola, la madre. Dov’è ora la promessa di Dio? Gesù, con un soffio di fiato, vede la madre e Giovanni, e gliela affida. Donna, dice. Come a Cana, prima del miracolo, la chiama donna. Non è più sua madre, da tempo l’ha donata, come lei ha donato Lui. Si sono fatti dono reciproco. Come dovrebbe essere in ogni relazione d’amore. Da quel giorno, ogni discepolo sa che può prendere Maria con sé, come discreta presenza nel suo percorso di vita”
Preghiera
Maria, nulla ti è impossibile,
poiché tu sei la Madre di Colui che tutto può.
Intercedi per noi presso tuo Figlio,
affinché Egli possa trasformare
la nostra debolezza in coraggio.
* Le riflessioni sono liberamente tratte dal libro “Le ultime sette parole”, di Fulton J. Sheen, edizioni S. Paolo. I testi per le meditazioni personali sono tratte del libro “L’ultimo sì”, di Paolo Curtaz, edizioni S. Paolo.
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