La Parola che conta: Venerdì 29 dicembre 2017

V Giorno dell’ottava di Natale
Lettura
Lettura del profeta Michea 4, 1-4
In quei giorni. Il Signore parlò a Michea dicendo: / «Alla fine dei giorni / il monte del tempio del Signore / sarà saldo sulla cima dei monti / e si innalzerà sopra i colli, / e ad esso affluiranno i popoli. / Verranno molte genti e diranno: / “Venite, saliamo sul monte del Signore / e al tempio del Dio di Giacobbe, / perché ci insegni le sue vie / e possiamo camminare per i suoi sentieri”. / Poiché da Sion uscirà la legge / e da Gerusalemme la parola del Signore. / Egli sarà giudice fra molti popoli / e arbitro fra genti potenti, / fino alle più lontane. / Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, / delle loro lance faranno falci; / una nazione non alzerà più la spada / contro un’altra nazione, / non impareranno più l’arte della guerra. / Sederanno ognuno tranquillo sotto la vite / e sotto il fico / e più nessuno li spaventerà, / perché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!».

Salmo
Sal 95 (96)
®   Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. ®
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie. ®
Il Signore ha fatto i cieli.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. ®

Epistola
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 1, 1-10
Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza. La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire.

Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Matteo 2, 19-23
In quel tempo. Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

La profezia di Michea indica la venuta di un regno e di un governante che regna con autorità e che istruisce il suo popolo: Questo è il compito di chi riveste un ruolo di responsabilità in mezzo al popolo.

Paolo nella sua lettera raccomanda la comunione dei cuori e delle parole alla comunità di Corinto così che possa accogliere e riconoscere la rivelazione di Gesù: solamente a questa condizione possiamo essere certi che il Signore è venuto e abita tra di noi.

Il Vangelo ci “ributta” nelle circostanze storiche precise della nascita e dei primi anni di vita di Gesù: Dobbiamo fare sempre lo sforzo concretizzare questa venuta per resistere alla tentazione di trasformare il Natale in qualcosa d’altro. Esso è mistero dell’incarnazione di Dio.

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