La Parola che conta: Venerdì 13 maggio 2016, VII di Pasqua
LETTURA
Lettura del Cantico dei Cantici 7, 13a-d. 14; 8, 10c-d
Di buon mattino andremo nelle vigne; / vedremo se germoglia la vite, / se le gemme si schiudono, / se fioriscono i melograni. / Le mandragore mandano profumo; / alle nostre porte c’è ogni specie di frutti squisiti, / freschi e secchi: / amato mio, li ho conservati per te. / Così io sono ai suoi occhi / come colei che procura pace!
SALMO
Sal 44 (45)
® La figlia del re è tutta splendore.
oppure
® Alleluia, alleluia, alleluia.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio. ®
Entra la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito.
È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate. ®
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai prìncipi di tutta la terra.
Il tuo nome voglio far ricordare per tutte le generazioni;
così i popoli ti loderanno in eterno, per sempre. ®
EPISTOLA
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8, 24-27
Fratelli, nella speranza siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 16, 5-11
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
Conservare qualcosa di prezioso per chi si ama è un’esperienza comune anche a noi: di solito si da’ il meglio di noi stessi e tutto ciò che abbiamo per la felicità altrui.
L’aiuto dello Spirito produce in noi sempre nuova speranza e sostiene la nostra debolezza: questo frutto è la fede che lo produce, una fede incrollabile capace di fidarsi e… affidarsi a chi ci conosce per davvero.
Compito dello Spirito è quello di essere in noi Presenza viva di Gesù: lo Spirito di verità che ci conduce a comprendere come il mondo non accolga sempre il messaggio di Gesù (questo è il peccato); lo stesso Spirito che compie in noi l’essere figli e fratelli (Gesù che va al Padre); lo Spirito che ci fa conoscere il male per combatterlo (il principe di questo mondo).
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