La Parola che conta: Sabato 15 dicembre 2018

Sabato della IV settimana di Avvento

Messa nel giorno:

 

Lettura
Lettura del profeta Geremia 23, 1-8

In quei giorni. Geremia disse: «Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore. Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore. Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore.
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – / nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, / che regnerà da vero re e sarà saggio / ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. / Nei suoi giorni Giuda sarà salvato / e Israele vivrà tranquillo, / e lo chiameranno con questo nome: / Signore-nostra-giustizia.
Pertanto, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali non si dirà più: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra d’Egitto!”, ma piuttosto: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire e ha ricondotto la discendenza della casa d’Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi!”; costoro dimoreranno nella propria terra».

 

Salmo
Sal 88 (89)

         ®    I cieli cantano le tue meraviglie, Signore.

Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato.
Su di lui non trionferà il nemico
né l’opprimerà l’uomo perverso. ®

Egli mi invocherà: «Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza».
Io farò di lui il mio primogenito,
il più alto fra i re della terra. ®

Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele.
Stabilirò per sempre la sua discendenza,
il suo trono come i giorni del cielo. ®

 

Epistola
Lettera agli Ebrei 11, 1-2. 39 – 12, 2a

Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
Tuttavia, tutti costoro, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso: Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio, affinché essi non ottenessero la perfezione senza di noi.
Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.

 

Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Matteo 21, 28-32

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai capi dei sacerdoti ed agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

 

Geremia annuncia l’intenzione di Dio di rispondere, di fronte all’infedeltà delle guide del suo popolo, mandando “un germoglio giusto di Davide” che si prenderà cura del suo gregge: è questa la risposta positiva alla negatività espressa a partire dai capi e dalle guide d’Israele.

La lettera agli Ebrei parla del dono della fede che accomuna le generazioni presenti con quelle passate: dentro questo “fiume di grazia” è importante tenere fisso lo sguardo su Gesù, fonte e compimento della fede stessa.

Gesù nella mini parabola espressa esprime un giudizio duro rispetto e chi, pronto a riconoscere l’annuncio del Messia, invece si è girato dall’altra parte pur di non ascoltarlo: il compimento della volontà del Padre passa dunque per chi, indipendentemente dal proprio stato di vita, è pronto a credere e quindi ad aderire alla via della giustizia.

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