La Parola che conta: Mercoledì 6 marzo 2019
Mercoledì, settimana dell’ultima domenica dopo l’Epifania
LETTURA
Lettura del libro del Qoèlet 4, 17 – 5, 6
Bada ai tuoi passi quando ti rechi alla casa di Dio. Avvicìnati per ascoltare piuttosto che offrire sacrifici, come fanno gli stolti, i quali non sanno di fare del male.
Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferire parole davanti a Dio, perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò siano poche le tue parole. Infatti dalle molte preoccupazioni vengono i sogni, e dalle molte chiacchiere il discorso dello stolto.
Quando hai fatto un voto a Dio, non tardare a soddisfarlo, perché a lui non piace il comportamento degli stolti: adempi quello che hai promesso. È meglio non fare voti che farli e poi non mantenerli. Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole e davanti al suo messaggero non dire che è stata una inavvertenza, perché Dio non abbia ad adirarsi per le tue parole e distrugga l’opera delle tue mani. Poiché dai molti sogni provengono molte illusioni e tante parole. Tu, dunque, temi Dio!
SALMO
Sal 65 (66)
® Dio ha ascoltato la voce della mia preghiera.
Entrerò nella tua casa con olocausti,
a te scioglierò i miei voti, pronunciati dalle mie labbra,
promessi dalla mia bocca nel momento dell’angoscia.
Ti offrirò grassi animali in olocausto
con il fumo odoroso di arieti,
ti immolerò tori e capri. ®
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
A lui gridai con la mia bocca,
lo esaltai con la mia lingua. ®
Se nel mio cuore avessi cercato il male,
il Signore non mi avrebbe ascoltato.
Ma Dio ha ascoltato,
si è fatto attento alla voce della mia preghiera.
Sia benedetto Dio, che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia. ®
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Marco 12, 38-44
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Davanti a Dio, dice il Qoelet oggi, è bene porsi in ascolto e non utilizzare parole inutili e non adempiere un voto fatto: questo è temere Dio, non tanto per l’eventuale (giusta) punizione, quanto per la giusta relazione con Lui.
Gesù condanna senza mezze misure il comportamento esterno che cerca approvazione e lode di fronte agli uomini e non di fronte a Dio: anche l’episodio dell’obolo della vedova mette in luce quanto il Signore è in grado di leggere nel cuore e nell’animo umano per cogliere la radice e la verità do ogni nostra azione.
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