La Parola che conta: Mercoledì 28 marzo 2018

MERCOLEDÌ DELLA SETTIMANA AUTENTICA

 

GIOBBE
Lettura del libro di Giobbe 42, 1-10a

In quei giorni. Giobbe prese a dire al Signore: / «Comprendo che tu puoi tutto / e che nessun progetto per te è impossibile. / Chi è colui che, da ignorante, / può oscurare il tuo piano? / Davvero ho esposto cose che non capisco, / cose troppo meravigliose per me, che non comprendo. / Ascoltami e io parlerò, / io t’interrogherò e tu mi istruirai! / Io ti conoscevo solo per sentito dire, / ma ora i miei occhi ti hanno veduto. / Perciò mi ricredo e mi pento / sopra polvere e cenere». / Dopo che il Signore ebbe rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz di Teman: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. Prendete dunque sette giovenchi e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io, per riguardo a lui, non punirò la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe». / Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Sofar di Naamà andarono e fecero come aveva detto loro il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe. / Il Signore ristabilì la sorte di Giobbe.

 

SALMO
Sal 118 (119), 169-176

       ®   Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola.

Giunga il mio grido davanti a te, Signore,
fammi comprendere secondo la tua parola.
Venga davanti a te la mia supplica,
liberami secondo la tua promessa. ®

Sgorghi dalle mie labbra la tua lode,
perché mi insegni i tuoi decreti.
La mia lingua canti la tua promessa,
perché tutti i tuoi comandi sono giustizia. ®

Mi venga in aiuto la tua mano,
perché ho scelto i tuoi precetti.
Desidero la tua salvezza, Signore,
e la tua legge è la mia delizia. ®

Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi.
Mi sono perso come pecora smarrita;
cerca il tuo servo: non ho dimenticato i tuoi comandi. ®

 

TOBIA
Lettura del libro di Tobia 13, 1-18

In quei giorni. / Tobi disse: / «Benedetto Dio che vive in eterno, / benedetto il suo regno; / egli castiga e ha compassione, / fa scendere agli inferi, nelle profondità della terra, / e fa risalire dalla grande perdizione: / nessuno sfugge alla sua mano. / Lodatelo, figli d’Israele, davanti alle nazioni, / perché in mezzo ad esse egli vi ha disperso / e qui vi ha fatto vedere la sua grandezza; / date gloria a lui davanti a ogni vivente, / poiché è lui il nostro Signore, il nostro Dio, / lui il nostro Padre, Dio per tutti i secoli. / Vi castiga per le vostre iniquità, / ma avrà compassione di tutti voi / e vi radunerà da tutte le nazioni, / fra le quali siete stati dispersi. / Quando vi sarete convertiti a lui / con tutto il cuore e con tutta l’anima / per fare ciò che è giusto davanti a lui, / allora egli ritornerà a voi / e non vi nasconderà più il suo volto. / Ora guardate quello che ha fatto per voi / e ringraziatelo con tutta la voce; / benedite il Signore che è giusto / e date gloria al re dei secoli. / Io gli do lode nel paese del mio esilio / e manifesto la sua forza e la sua grandezza / a un popolo di peccatori. / Convertitevi, o peccatori, / e fate ciò che è giusto davanti a lui; / chissà che non torni ad amarvi / e ad avere compassione di voi. / Io esalto il mio Dio, / l’anima mia celebra il re del cielo / ed esulta per la sua grandezza. / Tutti ne parlino / e diano lode a lui in Gerusalemme. / Gerusalemme, città santa, / egli ti castiga per le opere dei tuoi figli, / ma avrà ancora pietà per i figli dei giusti. / Da’ lode degnamente al Signore / e benedici il re dei secoli; / egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia, / per allietare in te tutti i deportati / e per amare in te tutti gli sventurati, / per tutte le generazioni future. / Una luce splendida brillerà sino ai confini della terra: / nazioni numerose verranno a te da lontano, / gli abitanti di tutti i confini della terra / verranno verso la dimora del tuo santo nome, / portando in mano i doni per il re del cielo. / Generazioni e generazioni esprimeranno in te l’esultanza / e il nome della città eletta durerà per le generazioni future. / Maledetti tutti quelli che ti insultano! / Maledetti tutti quelli che ti distruggono, / che demoliscono le tue mura, / rovinano le tue torri / e incendiano le tue abitazioni! / Ma benedetti per sempre tutti quelli che ti temono. / Sorgi ed esulta per i figli dei giusti, / tutti presso di te si raduneranno / e benediranno il Signore dei secoli. / Beati coloro che ti amano, / beati coloro che esulteranno per la tua pace. / Beati coloro che avranno pianto per le tue sventure: / gioiranno per te e vedranno tutta la tua gioia per sempre. / Anima mia, benedici il Signore, il grande re, / perché Gerusalemme sarà ricostruita / come città della sua dimora per sempre. / Beato sarò io, se rimarrà un resto della mia discendenza / per vedere la tua gloria e dare lode al re del cielo. / Le porte di Gerusalemme saranno ricostruite / con zaffiro e con smeraldo / e tutte le sue mura con pietre preziose. / Le torri di Gerusalemme saranno ricostruite con oro / e i loro baluardi con oro purissimo. / Le strade di Gerusalemme saranno lastricate / con turchese e pietra di Ofir. / Le porte di Gerusalemme risuoneranno di canti di esultanza, / e in tutte le sue case canteranno: “Alleluia! / Benedetto il Dio d’Israele / e benedetti coloro che benedicono il suo santo nome / nei secoli e per sempre!”».

 

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Matteo 26, 14-16

In quel tempo. Uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo.

 

Giobbe fa la sua professione di fede in un Dio che ha imparato a conoscere e riconoscere nei momenti bui e difficili della sua esistenza: È una professione di fede maturata e sofferta ma che porta in ogni caso alla riscoperta del Dio della verità.

La preghiera di Tobi è piena della consapevolezza che Dio guida la storia lasciando agli empi il loro destino pur dando la possibilità di conversione.

Inizia con oggi la Passione secondo Matteo. La decisione tragica di Giuda è carica di conseguenze per se stesso, per Gesù e per il disegno di Dio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.