La Parola che conta: Mercoledì 23 gennaio 2019

Mercoledì della settimana della II domenica dopo l’Epifania

 

LETTURA
Lettura del libro del Siracide 44, 1; 46, 11-12

Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, / dei padri nostri nelle loro generazioni. / Ci sono poi i giudici, ciascuno con il suo nome: / di coloro il cui cuore non commise infedeltà / e di quanti non si allontanarono dal Signore, / sia il loro ricordo in benedizione! / Le loro ossa rifioriscano dalla loro tomba / e il loro nome si rinnovi nei figli, / perché essi sono già glorificati.

 

SALMO
Sal 105 (106)

® Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

Chi può narrare le prodezze del Signore,
far risuonare tutta la sua lode?
Beati coloro che osservano il diritto
e agiscono con giustizia in ogni tempo. ®

Ricòrdati di me, Signore, per amore del tuo popolo,
visitami con la tua salvezza,
perché io veda il bene dei tuoi eletti,
gioisca della gioia del tuo popolo,
mi vanti della tua eredità. ®

Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
Ma Dio li salvò per il suo nome,
per far conoscere la sua potenza.®

 

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Marco 3, 31-35

In quel tempo. Giunsero la madre e i fratelli del Signore Gesù e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

 

L’elogio degli uomini illustri continua facendo memoria dei giudici e del loro cuore che no si è mai volto all”infedeltà, ma sempre sono rimasti vicini al Signore: stare vicini alla fonte della giustizia permette di imparare che la giustizia divina è benevolente.

Il Vangelo si muove sulla stessa linea del Siracide: Gesù ricorda che fanno parte dei “suoi” tutti coloro che fanno la volontà del Padre. Una vita alla continua ricerca di ciò che piace al Padre, e che coincide con la nostra realizzazione efelicità più profonda, ci fa essere davvero “di Gesù”.

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