La parola che conta: Martedì 30 gennaio 2018

Martedì, Settimana della IV domenica dopo l’Epifania

 

Lettura
Lettura del libro del Siracide 36, 1-19

Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell’universo, e guarda,infondi il tuo timore su tutte le nazioni.Alza la tua mano sulle nazioni straniere,perché vedano la tua potenza.Come davanti a loro ti sei mostrato santo in mezzo a noi,così davanti a noi móstrati grande fra di loro.Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciutoche non c’è Dio al di fuori di te, o Signore.Rinnova i segni e ripeti i prodigi,glorifica la tua mano e il tuo braccio destro.Risveglia il tuo sdegno e riversa la tua ira,distruggi l’avversario e abbatti il nemico.Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento,e si narrino le tue meraviglie.Sia consumato dall’ira del fuoco chi è sopravvissutoe cadano in rovina quelli che maltrattano il tuo popolo.Schiaccia le teste dei capi nemiciche dicono: «Non c’è nessuno al di fuori di noi».Raduna tutte le tribù di Giacobbe,rendi loro l’eredità come era al principio.Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome,d’Israele che hai reso simile a un primogenito.Abbi pietà della tua città santa,di Gerusalemme, luogo del tuo riposo.Riempi Sion della celebrazione delle tue impresee il tuo popolo della tua gloria.Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio,risveglia le profezie fatte nel tuo nome.Ricompensa coloro che perseverano in te,i tuoi profeti siano trovati degni di fede.Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi,secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo,e riconoscano tutti quelli che abitano sulla terrache tu sei il Signore, il Dio dei secoli.

 

Salmo
Sal 32 (33)

    ®    Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera.

Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto. ®

Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. ®

Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini. ®

Dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere. ®

 

Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Marco 6, 1-6a

In quel tempo. Il Signore Gesù partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.

 

Il libro del Sicacide al capitolo 36 riporta un grande inno di invocazione al Dio potente perché mostri la sua forza ai popoli e quindi renda onore ai suoi fedeli, cioè a coloro che hanno perseverato nell’attesa del suo manifestarsi glorioso. Questo linguaggio, forse un po’ troppo lontano dalla nostra sensibilità, ci mostra come l’attesa d’Israele fosse pressante e piene di fiduciosa speranza.

Gesù sembra rispondere a questa invocazione di dimostrazione di forza da parte di Dio facendo notare il paradosso, ossia il fatto che egli stesso si mostra per quello che è (e che è il Padre) ma che questa rivelazione non è accolta e compresa proprio da chi la sta aspettando, ovvero i suoi compaesani. Stiamo attenti anche noi a non lasciarci sfuggire la novità della sua rivelazione tra di noi.

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