La Parola che conta: Lunedì 2 gennaio 2017, feria del tempo di Natale prima dell’Epifania

Lettura

Lettura del profeta Daniele 2, 26-35

In quei giorni. Il re disse a Daniele, chiamato Baltassàr: «Puoi tu davvero farmi conoscere il sogno che ho fatto e la sua spiegazione?». Daniele, davanti al re, rispose: «Il mistero di cui il re chiede la spiegazione non può essere spiegato né da saggi né da indovini, né da maghi né da astrologi; ma c’è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodònosor quello che avverrà alla fine dei giorni. Ecco dunque qual era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi nel tuo letto. O re, i pensieri che ti sono venuti mentre eri a letto riguardano il futuro; colui che svela i misteri ha voluto farti conoscere ciò che dovrà avvenire. Se a me è stato svelato questo mistero, non è perché io possieda una sapienza superiore a tutti i viventi, ma perché ne sia data la spiegazione al re e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore. Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. Aveva la testa d’oro puro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte d’argilla. Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma senza intervento di mano d’uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e d’argilla, e li frantumò. Allora si frantumarono anche il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro e divennero come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via senza lasciare traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta la terra».

 

Salmo

Sal 97 (98)

®    Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,

perché ha compiuto meraviglie.

Gli ha dato vittoria la sua destra

e il suo braccio santo. ®

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,

agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.

Egli si è ricordato del suo amore,

della sua fedeltà alla casa d’Israele. ®

Tutti i confini della terra hanno veduto

la vittoria del nostro Dio.

Acclami il Signore tutta la terra,

gridate, esultate, cantate inni! ®

 

Epistola

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi 1, 1-11

Paolo e Timòteo, servi di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono a Filippi, con i vescovi e i diaconi: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi. Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. È giusto, del resto, che io provi questi sentimenti per tutti voi, perché vi porto nel cuore, sia quando sono in prigionia, sia quando difendo e confermo il Vangelo, voi che con me siete tutti partecipi della grazia. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Luca 2, 28b-32

In quel tempo. Simeone accolse il bambino Gesù tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: / «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo / vada in pace, secondo la tua parola, / perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, / preparata da te davanti a tutti i popoli: / luce per rivelarti alle genti / e gloria del tuo popolo, Israele».

 

Il brano del profeta Daniele ci pone di fronte due personaggi: Daniele, il profeta illuminato dal “Dio del cielo” rispetto alla interpretazione dei tempi futuri; Nabucodonosor, il re di babilonia e grande conquistatore in quei tempi al quale è dato in sogno di sapere che il suo regno avrà fine. Sapienza e potenza non stanno dunque solitamente e automaticamente insieme, ma devono coniugarsi e aprendosi a quel “Dio del cielo” indicato dal profeta.

Il tono di questo inizio della lettera ai Filippesi dice quanto affetto e quanto attaccamento ha Paolo a questa comunità a motivo della “cooperazione al Vangelo” e all’accoglienza che hanno dimostrato fin da subito a questo annuncio della Parola di Gesù. La preghiera dell’Apostolo si fa’ supplica e intercessione perché i credenti perseverino e crescano nella carità e nel dono del discernimento.

Simeone, nel Vangelo, ci fa’ dono della rivelazione di Gesù indicato come “salvezza del Signore”: il cantico di Simeone, sulla bocca della Chiesa al termine di ogni giorno, diventa così la gioia e la speranza di avere riconosciuto ogni giorno l’opera di Gesù intorno a noi.

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