La Parola che conta: Giovedì 30 novembre 2017
Giovedì della III Settimana di Avvento – S. Andrea apostolo, Festa
Commemorazione del battesimo di Sant’Ambrogio
Lettura
Lettura del primo libro dei Re19, 19b-21
In quei giorni.
Elia trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elia disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te». Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.
Salmo
Sal 18 (19)
Rit.: Risuona in tutto il mondo la parola di salvezza.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia. R
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio. R
Epistola
Lettera di san Paolo apostolo agli Gàlati 1, 8-12
Fratelli, se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio? O cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo!
Vi dichiaro, fratelli, che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Matteo 4, 18-22
In quel tempo.
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, il Signore Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Eliseo ed Elia sono la figura del maestro e del discepolo: solo seguendo con fedeltà e costanza e lasciando che l’iniziativa sia di chi è autorevole possiamo prendere esempio e vivere a nostra volta l’essere discepoli e pronti alla sequela. Dove è da chi ci sentiamo chiamati, come Eliseo ed Elia?
La forza della testimonianza evangelica dovrebbe essere il criterio fondamentale per riconoscere chi possiamo prendere come punto di riferimento essenziale per la nostra vita e la nostra fede: è lo stesso discorso che ci propone Paolo nella sua lettera ai Gàlati.
Nella festa dell’apostolo Andrea sentiamo il brano della sua chiamata, insieme a quella del fratello Simone: sempre Gesù chiama nella quotidianità della vita, durante l’ordinarietà del lavoro. Chiama alcuni a seguirlo lasciando qualcosa, chiama altri ad una conversione personale più interiore, ma non intimistica.
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