La Parola che conta: Venerdì della 2° settimana dopo l’Epifania (20 gennaio)
Lettura del libro del Siracide 44, 1; 47, 2. 8-11
Facciamo ora l’elogio di uomini illustri,/ dei padri nostri nelle loro generazioni./ Come dal sacrificio di comunione si preleva il grasso,/ così Davide fu scelto tra i figli d’Israele./ In ogni sua opera celebrò il Santo,/ l’Altissimo, con parole di lode;/ cantò inni a lui con tutto il suo cuore/ e amò colui che lo aveva creato./ Introdusse musici davanti all’altare/ e con i loro suoni rese dolci le melodie./Ogni giorno essi eseguono le loro musiche./ Conferì splendore alle feste,/ abbellì i giorni festivi fino alla perfezione,/ facendo lodare il nome santo del Signore/ ed echeggiare fin dal mattino il santuario./ Il Signore perdonò i suoi peccati,/ innalzò la sua potenza per sempre,/ gli concesse un’alleanza regale/ e un trono di gloria in Israele.
Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Marco 4, 10b. 21-23
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva a quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Davide, uomo illustre, e Gesù, Figlio di Dio: entrambi hanno in comune l’appartenenza ad un unico progetto di Dio per la salvezza di ogni uomo; ed entrambi hanno avuto su di loro lo sguardo limpido, penetrante e buono del Padre, perché l’uomo guarda alle apparenze, il Signore guarda al cuore.
I cuori generosi e coraggiosi sanno rendere lode a Dio nella loro vita: Davide ha cantato e fatto cantare nei salmi gli stati d’animo di ogni uomo, elevando al cielo inni e cantici che sono arrivati fino a noi; Gesù ha cantato con tutta la sua vita la fedeltà dell’Altissimo e il suo desiderio di essere davvero importante per ciascun uomo.
Noi possiamo diventare, come anche Maria, trasparenza di Dio se ci lasciamo continuamente illuminare dalla Sua Luce ed accettare il nostro io reale, quel cuore sacro che, in fondo, rivela chi siamo veramente a noi stessi e che il padre già conosce ed ama.
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