La Parola che conta: Venerdì 30 dicembre 2022 (rito ambrosiano)
VI giorno dell’Ottava di Natale
LETTURA Mi 4, 6-8
Lettura del profeta Michea
«In quel giorno – oracolo del Signore – radunerò gli zoppi, raccoglierò i dispersi e coloro che ho trattato duramente. Degli zoppi io farò un resto, dei lontani una nazione forte». E il Signore regnerà su di loro sul monte Sion, da allora e per sempre. E a te, torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verrà, ritornerà a te la sovranità di prima, il regno della figlia di Gerusalemme.
SALMO Sal 95 (96)
Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome. R
Portate offerte ed entrate nei suoi atri,
maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. R
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. R
EPISTOLA 2Cor 1, 1-7
Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla Chiesa di Dio che è a Corinto e a tutti i santi dell’intera Acaia: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo. Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio. Poiché, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. Quando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione, la quale vi dà forza nel sopportare le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo. La nostra speranza nei vostri riguardi è salda: sappiamo che, come siete partecipi delle sofferenze, così lo siete anche della consolazione.
VANGELO Lc 11, 27b-28
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Una donna dalla folla alzò la voce e disse al Signore Gesù: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
La profezia di Miche continua sottolineando gli effetti “inaspettati” che avrà questa venuta del Messia: gli zoppi avranno un ruolo di primo piano, i dispersi saranno radunati… e tutti saranno radunati in Sion, in Gerusalemme, presentati con l’immagine della Figlia di Sion e della torre, non figure mitiche ma simboliche.
L’inizio della seconda lettera ai Corinzi pone l’accento sul dono della consolazione che giunge attraverso la fede in Cristo Gesù; e tale dono viene condiviso, raggiunge tutti quanti ne sono toccati perché la sua fonte risiede nello stesso Dio Padre del Signore Gesù. Anche nelle tribolazioni e nelle sofferenze occorre avere fede nel Dio della consolazione che non mancherà di venire in soccorso.
Lo stringatissimo Vangelo ci pone di fronte alla beatitudine di portare dentro di sé Gesù: Maria lo ha fatto nel suo grembo, ogni credente può “generare” Cristo quando ascolta, medita, tiene in sé la Parola e la mette in pratica. Questa, per lo stesso Gesù, è la vera beatitudine!
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