La Parola che conta: Venerdì 23 giugno 2023 (rito ambrosiano)
Venerdì della settimana della III Domenica dopo Pentecoste
e liturgia vigiliare vespertina della Natività di san Giovanni il Battista
LETTURA Nm 28, 1-8
Lettura del libro dei Numeri
In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Ordina agli Israeliti e di’ loro: “Avrete cura di presentarmi al tempo stabilito l’offerta, l’alimento dei miei sacrifici da consumare con il fuoco, profumo a me gradito”. Dirai loro: “Questo è il sacrificio consumato dal fuoco, che offrirete al Signore: agnelli dell’anno, senza difetti, due al giorno, come olocausto perenne. Offrirai il primo agnello la mattina e l’altro agnello lo offrirai al tramonto; come oblazione un decimo di efa di fior di farina, impastata con un quarto di hin di olio puro. Tale è l’olocausto perenne, offerto presso il monte Sinai: sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito al Signore. La libagione sarà di un quarto di hin per il primo agnello; la libagione sarà versata nel santuario, bevanda inebriante in onore del Signore. Offrirai il secondo agnello al tramonto, con un’oblazione e una libagione simili a quelle della mattina: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito al Signore”».
SALMO Sal 140 (141)
Salga a te, Signore, la mia preghiera.
Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;
porgi l’orecchio alla mia voce quando t’invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso,
le mie mani alzate come sacrificio della sera. R
Non piegare il mio cuore al male,
a compiere azioni criminose con i malfattori.
L’olio del malvagio non profumi la mia testa,
tra le loro malvagità continui la mia preghiera. R
A te, Signore Dio, sono rivolti i miei occhi;
in te mi rifugio, non lasciarmi indifeso.
I malvagi cadano insieme nelle loro reti,
mentre io, incolume, passerò oltre. R
VANGELO Lc 6, 20a. 36-38
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
“è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito al Signore”: le parole di Dio riguardanti l’offerta sacrificale esprimono la qualità dell’intenzione e della stessa offerta. Il profumo gradito al Signore è il “prodotto” delle buone azioni e della fedeltà che il popolo vive nell’osservare le leggi divine.
Misericordia, non giudizio, non condanna, perdono, dono senza misura sono le parole che, a corona del discorso delle beatitudini, Gesù pronuncia per i suoi discepoli: una vita che assomiglia più a quella del Padre, alla Sua e mossa dallo Spirito piuttosto che piegata alle logiche mondane.
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