La Parola che conta: Venerdì 18 ottobre 2024 (rito ambrosiano)

San Luca evangelista

Festa

LETTURA At 1, 1-8
Lettura degli Atti degli Apostoli

Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra».

SALMO Sal 88 (89)

Annuncerò ai fratelli la salvezza del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». R

I cieli cantano le tue meraviglie, Signore,
la tua fedeltà nell’assemblea dei santi.
Chi sulle nubi è uguale al Signore,
chi è simile al Signore tra i figli degli dèi? R

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia. R

EPISTOLA Col 4, 10-16. 18
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi

Fratelli, vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Bàrnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni – se verrà da voi, fategli buona accoglienza – e Gesù, chiamato Giusto. Di coloro che vengono dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di conforto. Vi saluta Èpafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non smette di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio. Io do testimonianza che egli si dà molto da fare per voi e per quelli di Laodicèa e di Geràpoli. Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema. Salutate i fratelli di Laodicèa, Ninfa e la Chiesa che  i raduna nella sua casa. E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi. Il saluto è di mia mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.

VANGELO Lc 10, 1-9
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

L’inizio del racconto degli Atti ci consegna il quadro nel quale Luca scrive e rende conto di quanto successo a Gesù e ai suoi discepoli dopo la sua risurrezione e ascensione al cielo: un’avventura stupenda ed entusiasmante, non priva di difficoltà, ma che è stata la base sulla quale la Chiesa si è costituita su invito esplicito del suo Maestro e Signore e della quale noi, oggi, facciamo parte a tutti gli effetti.

Ma chi è Luca? E’ un discepolo fedele di Paolo, conosciuto e stimato dall’Apostolo e dunque citato nelle sue lettere, una delle quali abbiamo ascoltato nei suoi pochi versetti. Si dice che Luca è “il caro medico”, dunque un uomo che ha studiato e che scrive raccogliendo le testimonianze dirette di quanti hanno conosciuto e vissuto con Gesù stesso.

E’ vicino a voi il regno di Dio”: l’affermazione di Gesù pare strana, eppure esprime tutta la verità a la potenza del suo essere nel mondo ma non del mondo, del suo essere l’inviato e colui che invia, del suo essere portatore di pace ma anche di divisione (tra quelli che credono e lo accolgono e quelli che non credono e non lo accolgono). La missione è grande, sproporzionata, ma da vivere insieme: Gesù manda i discepoli a due a due, per vivere e testimoniare l’amore reciproco; porta con sé una pace che può essere accolta o meno; va incontro a difficoltà, proprio come agnelli in mezzo ai lupi; bisogna pregare incessantemente che non manchino mai operai nella vigna del Signore, desiderosi di condividere e far conoscere il dono della fede, il dono di Gesù.

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