La Parola che conta: Venerdì 17 novembre 2023 (rito ambrosiano)
Venerdì della I settimana di Avvento
Memoria di santa Elisabetta d’Ungheria, religiosa
EZECHIELE 3, 16-21
Lettura del profeta Ezechiele
In quei giorni. Ezechiele disse: «Al termine di quei sette giorni mi fu rivolta questa parola del Signore: “Figlio dell’uomo, ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: ‘Tu morirai!’, e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio ed egli non si converte dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato. Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette il male, io porrò un inciampo davanti a lui ed egli morirà. Se tu non l’avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate, ma della morte di lui domanderò conto a te. Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato”».
SALMO Sal 50 (51)
Abbi pietà del tuo popolo, Signore.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R
Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto:
così sei giusto nella tua sentenza,
sei retto nel tuo giudizio. R
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso. R
PROFETI Gl 3, 1-4
Lettura del profeta Gioele
Così dice il Signore Dio: «Dopo questo, io effonderò il miospirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli schiavi e sulle schiave in quei giorni effonderò il mio spirito. Farò prodigi nel cielo e sulla terra, sangue e fuoco e colonne di fumo. Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile».
VANGELO Mt 9, 35-38
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Ezechiele riporta le parole di Dio che indicano nella responsabilità personale il viaggio dei messaggi divini che invitano al pentimento e alla conversione: occorre accoglierlo, da parte del profeta, e senza indugio rivolgerlo a chi è destinato; così come il destinatario sia sollecito nell’ascolto e nell’accoglienza. Ciascuno risponderà dell’accoglienza o del rifiuto.
Il “giorno del Signore” è preceduto, nel messaggio di Gioele, dall’effusione dello spirito di Dio che a ciascuno donerà ciò che gli è proprio: figli e figlie profeti, anziani sogneranno, giovani avranno visioni e anche gli schivi riceveranno in dono lo spirito.
Gesù opera potentemente sia con parole che con opere, tutte intese ad annunciare il vangelo del regno che è presente con lui stesso; ma questo è accompagnato anche dallo sguardo del maestro che, attento, vede intorno a sé un popolo senza guida: per questo chiede di pregare perché vengano mandati altri operai e testimoni e discepoli del regno perché questo messaggio di salvezza arrivi a tutti.
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