La Parola che conta: Sabato della 2° settimana di Quaresima (10 marzo)
LETTURA
Lettura del profeta Isaia 6, 8-13
In quei giorni. / Isaia disse: / «Io udii la voce del Signore che diceva: “Chi manderò e chi andrà per noi?”. / E io risposi: “Eccomi, manda me!”. / Egli disse: “Va’ e riferisci a questo popolo: / Ascoltate pure, ma non comprenderete, / osservate pure, ma non conoscerete. / Rendi insensibile il cuore di questo popolo, / rendilo duro d’orecchio e acceca i suoi occhi, / e non veda con gli occhi / né oda con gli orecchi / né comprenda con il cuore / né si converta in modo da essere guarito”. / Io dissi: “Fino a quando, Signore?”. Egli rispose: / “Fino a quando le città non siano devastate, / senza abitanti, / le case senza uomini / e la campagna resti deserta e desolata”. / Il Signore scaccerà la gente / e grande sarà l’abbandono nella terra. / Ne rimarrà una decima parte, / ma sarà ancora preda della distruzione / come una quercia e come un terebinto, / di cui alla caduta resta il ceppo: / seme santo il suo ceppo».
SALMO
Sal 25 (26)
® Signore, amo la casa dove tu dimori.
Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,
raffinami al fuoco il cuore e la mente.
La tua bontà è davanti ai miei occhi,
nella tua verità ho camminato. ®
Non siedo con gli uomini falsi
e non vado con gli ipocriti;
odio la banda dei malfattori
e non siedo con i malvagi. ®
Giro attorno al tuo altare, o Signore,
per far risuonare voci di lode
e narrare tutte le tue meraviglie.
Signore, amo la casa dove tu dimori
e il luogo dove abita la tua gloria. ®
EPISTOLA
Lettera agli Ebrei 4, 4-12
Fratelli, si dice in un passo della Scrittura a proposito del settimo giorno: «E nel settimo giorno Dio si riposò da tutte le sue opere». E ancora in questo passo: «Non entreranno nel mio riposo!». Poiché dunque risulta che alcuni entrano in quel riposo e quelli che per primi ricevettero il Vangelo non vi entrarono a causa della loro disobbedienza, Dio fissa di nuovo un giorno, oggi, dicendo mediante Davide, dopo tanto tempo: / «Oggi, se udite la sua voce, / non indurite i vostri cuori!».
Se Giosuè infatti li avesse introdotti in quel riposo, Dio non avrebbe parlato, in seguito, di un altro giorno. Dunque, per il popolo di Dio è riservato un riposo sabbatico. Chi infatti è entrato nel riposo di lui, riposa anch’egli dalle sue opere, come Dio dalle proprie. Affrettiamoci dunque a entrare in quel riposo, perché nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza.
Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Marco 6, 1b-5
In quel tempo. Il Signore Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì.
Stupiscono le parole del profeta Isaia: sono dure e sembra proprio che l’ostinazione sbagliata del popolo nel non ascoltare e nel non vedere la verità è consciuta e sostenuta dallo stesso Signore; è strano, ma probabilmente tutto questo per sottolineare come la salvezza passa attraverso mille e mille difficoltà, spesso interiori di mancanza di fede, e trova spazio in un piccolo seme.
Le parole della lettera agli Ebrei, invece, ci ricorda quale effetto fa l’ascolto della Parola di Dio: mette in luce tutta la verità di noi stessi, arriva nel profondo della nostra anima e divide non per il gusto di farlo, non per metterci in difficoltà, ma per liberarci dal male.
Infine, il Vangelo: Gesù, apparentemente conosciuto, non compie prodigi perché si scontra con il pregiudizio di chi presume di sapere già, in anticipo, chi è e cosa è venuto a dire e fare. Stiamo attenti perché anche la nostra presunzione molte volte è l’ostacolo più grosso ai doni di Grazia che il Figlio dell’Uomo è pronto a condividere con noi!
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