la Parola che conta: Sabato 31 dicembre 2011 (7° giorno dell’Ottava di Natale)
Lettura del Vangelo secondo Luca 2, 33-35
In quel tempo. Il padre e la madre del Signore Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
Lo stupore di Maria e Giuseppe di fronte a questo Dono del cielo atterrato nella loro vita inizia fin da subito e continuerà a crescere negli anni successivi: diversi incroci di persone nella loro vita iniziano a svelare la verità di questa vita e della sua missione su questa terra.
Maria è poi colei che riceve in forma profetica più annunci riguardanti Gesù: probabilmente perché il suo atteggiamento, la custodia di tutte queste cose nella meditazione del cuore, preparano il terreno per ricevere questa storia bellissima e certamente non facile da vivere.
Vengono alle mente tante vicende e tante storie belle che con fatica crescono, camminano e avolta ci si chiede dove mai potranno condurre: solo costudendo come Maria la contemplazione e la meditazione di tutte le indicazioni che ci vengono date dall’altro potremo seguire la strada giusta, la direzione unica che porta al compimento di una promessa di bene.
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