La Parola che conta: Sabato 23 settembre 2023 (rito ambrosiano)

Sabato della settimana della III Domenica dopo il martirio di san Giovanni il precursore

Memoria di san Pio da Pietralcina, sacerdote

LETTURA Dt 12, 29 – 13, 1
Lettura del libro del Deuteronomio

In quei giorni. Mosè disse: «Quando il Signore, tuo Dio, avrà distrutto davanti a te le nazioni di cui tu stai per prendere possesso, quando le avrai conquistate e ti sarai stanziato nella loro terra, guàrdati bene dal lasciarti ingannare seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dal cercare i loro dèi, dicendo: “Come servivano i loro dèi queste nazioni? Voglio fare così anch’io”. Non ti comporterai in tal modo riguardo al Signore, tuo Dio; perché esse facevano per i loro dèi ciò che è abominevole per il Signore e ciò che egli detesta: bruciavano nel fuoco perfino i loro figli e le loro figlie, in onore dei loro dèi. Osserverete per metterlo in pratica tutto ciò che vi comando: non vi aggiungerai nulla e nulla vi toglierai».

SALMO Sal 96 (97)

Il Signore regna: esulti la terra.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono. R

Un fuoco cammina davanti a lui
e brucia tutt’intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo:
vede e trema la terra. R

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria. R

EPISTOLA Rm 1, 18-25
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute. Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.

VANGELO Mt 12, 15b-28
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Molti seguirono il Signore Gesù ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: «Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni». In quel tempo fu portato a Gesù un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. Tutta la folla era  sbalordita e diceva: «Che non sia costui il figlio di Davide?». Ma i farisei, udendo questo, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni». Egli però, conosciuti i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso in se stesso cade in rovina e nessuna città o famiglia divisa in se stessa potrà restare in piedi. Ora, se Satana scaccia Satana, è diviso in se stesso; come dunque il suo regno potrà restare in piedi? E se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Ma, se io scaccio i demòni per mezzo dello Spirito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio».

Le prescrizioni rituali e cultuali date dal Signore per mezzo di Mosè sono per il suo popolo una vera e propria carta di identità rispetto a tutti gli altri popoli: esse devono essere osservate proprio per differenziarsi da usanze e riti abominevoli, come per esempio il sacrificio umano dei figli.

Adorare Dio e non l’uomo o qualsiasi altro essere animato o inanimato: è questa la vera fede e la retta via da seguire senza mezzi termini e con una rettitudine che ha il sapore della fedeltà e della perseveranza. Paolo usa parole dure nei confronti dei fedeli della Chiesa di Roma: i cristiani, discepoli di Gesù, sanno che solamente l’adorazione a Dio è valida e che tutto ciò che giustizia, verità, bellezza è riconducibile a Lui e alla sua fonte di grazia. Se l’uomo sceglie un’altra strada è libero di farlo, con tutte le conseguenza del caso che sono punizione divina bensì i frutti maledetti delle scelte errate.

“Se io scaccio i demòni per mezzo dello Spirito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio”: ecco la rivelazione diretta di Gesù dell’opera che è venuto a compiere! Lo Spirito di Dio agisce attraverso il Signore per compiere segni, miracoli, guarigioni che portino alla vera fede e inizi così quella presenza misteriosa ma reale del Padre che è il regno dei cieli qui ed ora, nell’attesa del compimento.

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