La Parola che conta: Sabato 13 aprile 2024 (rito ambrosiano)
Sabato della II settimana di Pasqua
Memoria facoltativa di san Martino I, papa e martire
LETTURA At 5, 12-16
Lettura degli Atti degli Apostoli
In quei giorni. Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava. Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro. Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.
SALMO Sal 47 (48)
Gerusalemme, dimora divina,
è la gioia di tutta la terra.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.
Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re. R
Come avevamo udito, così abbiamo visto
nella città del Signore degli eserciti,
nella città del nostro Dio;
Dio l’ha fondata per sempre.
O Dio, meditiamo il tuo amore
dentro il tuo tempio. R
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino all’estremità della terra.
Gioisca il monte Sion,
esultino i villaggi di Giuda.
Questo è Dio, il nostro Dio in eterno e per sempre. R
EPISTOLA 1Cor 12, 12-20
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito. E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Se il piede dicesse: «Poiché non sono mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. E se l’orecchio dicesse: «Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo.
VANGELO Gv 3, 31-36
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Giovanni diceva: «Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui».
L’inizio della comunità cristiana è segnata dalla presenza per la preghiera nel tempio a Gerusalemme e ai segni potenti di guarigione che accompagna tale preghiera: lo Spirito opera attraverso testimoni che si qualificano come coloro che hanno conosciuto ed erano con Gesù. L’opera coinvolge poi progressivamente anche quanti non sono in città.
L’immagine paolina del corpo e delle membra rende efficacemente l’idea di come si struttura la Chiesa fin dalle origini, seguendo un principio di unità che è eminentemente spirituale: il battesimo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito inserisce in questa comunione che diventa concreta nei fratelli e nelle sorelle, tutti diversi ma tutti uniti grazie all’opera di Dio.
Venire dall’alto e venire dalla terra: Gesù è venuto dall’alto e testimonia con parole, opere e vita la comunione e il rapporto con il Padre mediante lo Spirito d’amore; egli parla con verità e proclama la venuta dello Spirito donato senza misura; egli annuncia che credere è vita eterna ed è questa l’opera fondamentale.
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