La Parola che conta: Mercoledì 9 ottobre 2024 (rito ambrosiano)
Mercoledì della settimana della VI Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore
Memoria facoltativa di san Dionigi, vescovo e compagni, martiri
EPISTOLA 2Tm 3, 10-17
Seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Carissimo, tu mi hai seguito da vicino nell’insegnamento, nel modo di vivere, nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze. Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra! Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi. Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
SALMO Sal 18 (19)
La legge del Signore e perfetta,
rende saggio il semplice.
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. R
Il timore del Signore è puro, rimane per sempre
i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti,
più preziosi dell’oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante. R
Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.
Assolvimi dai peccati nascosti. R
Anche dall’orgoglio salva il tuo servo.
Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore. R
VANGELO Lc 21, 20-24
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti».
La Sacra Scrittura è la fonte primaria per conoscere Gesù. il suo insegnamento e accedere alla salvezza da Lui offerta: è questo ciò che Paolo consegna ancora una volta al suo discepolo Timoteo e anche a noi, chiedendoci di rinnovare la nostra conoscenza, che per il Vangelo è sinonimo di “amare”, del Signore e così essere pronti a compiere ogni opera buona per chiunque incontriamo nella nostra esistenza dando vita a una testimonianza luminosa e credibile.
Continua il linguaggio apocalittico, da “ultima rivelazione”, di Gesù: egli profetizza la distruzione di Gerusalemme che in effetti avverrà per opera e mano dei romani (i pagani) qualche decennio dopo la sua morte e risurrezione. Ma al di là di questa puntualità storica ci interessa, continuando la riflessione sulle parole che precedono questo brano, comprendere come ogni opera umana sia soggetta al decadimento naturale o per opera umana, come in questo caso: ci sono tempi difficili nei quali occorre essere veramente vigilanti e perseveranti nella fede per riconoscere la salvezza e la strada che essa indica.
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