La Parola che conta: Mercoledì 5 giugno 2024 (rito ambrosiano)

Mercoledì della settimana della II Domenica dopo Pentecoste

Memoria di san Bonifacio, vescovo e martire

LETTURA Es 17, 8-15
Lettura del libro dell’Esodo

In quei giorni. Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm. Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle. Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. Giosuè sconfisse Amalèk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada. Allora il Signore disse a Mosè: «Scrivi questo per ricordo nel libro e mettilo negli orecchi di Giosuè: io cancellerò del tutto la memoria di Amalèk sotto il cielo!». Allora Mosè costruì un altare, lo chiamò: «Il Signore è il mio vessillo».

SALMO Sal 120 (121)

Il nostro aiuto viene dal Signore.

Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra. R

Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele. R

Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte. R

Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre. R

VANGELO Lc 5, 33-35
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. I farisei e gli scribi dissero al Signore Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».

Il segno delle braccia stese di Mosè a sostegno della battaglia che Giosuè e il popolo stanno conducendo contro Amalek evoca il braccio teso e forte del Signore, dal quale il popolo d’Israele attinge la propria forza e la propria riuscita a patto di osservare i comandi del Signore ed essere fedele alla sua Alleanza.

Gesù è venuto per instaurare i tempi nuovi e rinnovare l’Alleanza tra Dio e il suo popolo: lo ha fatto riportando all’origine questo rapporto di tipo sponsale già rivelato nel Primo Testamento e annunciando di sé di essere lo Sposo per la Sposa, l’umanità intera. Ecco dunque che la promessa di Gesù di essere con noi fino alla fine del mondo inizia questo tempo nuovo, tempo di grazia dove non si digiuna (se non quando lo Sposo non c’è più, il nostro venerdì e sabato santo).

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