La Parola che conta: Mercoledì 31 luglio 2024 (rito ambrosiano)
Mercoledì della settimana della X Domenica dopo Pentecoste
Memoria di sant’Ignazio di Loyola, sacerdote
LETTURA 2Cr 8, 17 – 9, 12
Lettura del secondo libro delle Cronache
In quei giorni. [Salomone andò a Esion-Ghèber e a Elat, sulla riva del mare, nel territorio di Edom. Curam per mezzo dei suoi marinai gli mandò alcune navi e uomini esperti del mare. Costoro, insieme con i marinai di Salomone, andarono a Ofir e di là presero quattrocentocinquanta talenti d’oro e li portarono al re Salomone.] La regina di Saba, sentita la fama di Salomone, venne a Gerusalemme per metterlo alla prova con enigmi. Arrivò con un corteo molto numeroso, con cammelli carichi di aromi, d’oro in quantità e di pietre preziose. Si presentò a Salomone e gli parlò di tutto quello che aveva nel suo cuore. Salomone le chiarì tutto quanto ella gli diceva; non ci fu parola tanto nascosta a Salomone che egli non potesse spiegarle. La regina di Saba, quando vide la sapienza di Salomone, la reggia che egli aveva costruito, i cibi della sua tavola, il modo ordinato di sedere dei suoi servi, il servizio dei suoi domestici e le loro vesti, i suoi coppieri e le loro vesti, gli olocausti che egli offriva nel tempio del Signore, rimase senza respiro. Quindi disse al re: «Era vero, dunque, quanto avevo sentito nel mio paese sul tuo conto e sulla tua sapienza! Io non credevo a quanto si diceva, finché non sono giunta qui e i miei occhi non hanno visto; ebbene non mi era stata riferita neppure una metà della grandezza della tua sapienza! Tu superi la fama che ne ho udita. Beati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi, che stanno sempre alla tua presenza e ascoltano la tua sapienza! Sia benedetto il Signore, tuo Dio, che si è compiaciuto di te così da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio. Poiché il tuo Dio ama Israele e intende renderlo stabile per sempre, ti ha posto su di loro come re per esercitare il diritto e la giustizia». [Ella diede al re centoventi talenti d’oro, aromi in gran quantità e pietre preziose. Non ci furono mai tanti aromi come quelli che la regina di Saba diede al re Salomone. Inoltre gli uomini di Curam e quelli di Salomone, che portavano oro da Ofir, recarono legno di sandalo e pietre preziose. Con il legname di sandalo il re fece le scale per il tempio del Signore e per la reggia, cetre e arpe per i cantori; strumenti simili non erano mai stati visti nella terra di Giuda. Il re Salomone diede alla regina di Saba quanto lei desiderava e aveva domandato, oltre l’equivalente di quanto aveva portato al re. Quindi ella si mise in viaggio e tornò nel suo paese con i suoi servi.]
SALMO Sal 71 (72)
La gloria del Signore risplende in tutto il mondo.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero e abbatta l’oppressore.
Ti faccia durare quanto il sole,
come la luna, di generazione in generazione. R
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
A lui si pieghino le tribù del deserto,
i re di Saba e di Seba offrano doni. R
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.
Viva e gli sia dato oro di Arabia,
si preghi sempre per lui,
sia benedetto ogni giorno. R
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra.
Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
egli solo compie meraviglie.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre:
della sua gloria sia piena tutta la terra. R
VANGELO Lc 11, 31-36
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva alle folle: «Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona. Nessuno accende una lampada e poi la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio, ma sul candelabro, perché chi entra veda la luce. La lampada del corpo è il tuo occhio. Quando il tuo occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è luminoso; ma se è cattivo, anche il tuo corpo è tenebroso. Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. Se dunque il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte nelle tenebre, sarà tutto nella luce, come quando la lampada ti illumina con il suo fulgore».
La regina di Saba è veramente stupita e colpita dalla sapienza di Salomone nel rispondere alle sue domande, nel governare e ordinare i suoi servo, nel rendere culto a Dio: ella riconosce che le capacità del re derivano dalla sua richiesta alla fonte della sapienza direttamente dall’Altissimo. Chissà se anche noi per il buon governo della nostra vita facciamo come Salomone…
Il Vangelo è diviso in due parti. Nella prima Gesù si scaglia contro la generazione a lui contemporanea perché non riconosce nelle parole, nei segni e nella sua testimonianza quel “di più” che egli è, ovvero il Messia, il Cristo Signore e salvatore, figlio del Padre: per tutti questi il giudizio sarà giusto, senza ammissioni di sorta. Nella seconda parte invece egli indica che lo sguardo, gli occhi cercano quanto in cuore e in animo c’è nell’uomo: per questo è fondamentale prendersi cura del proprio intimo perché è da lì che escono bene e male, direzione e scelte che si fanno nella vita, come quella di riconoscere Gesù come Signore.
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