La Parola che conta: Mercoledì 26 giugno 2024 (rito ambrosiano)
Mercoledì della settimana della V Domenica dopo Pentecoste
Memoria facoltativa di san Cirillo d’Alessandria, vescovo e dottore della Chiesa
LETTURA Dt 30, 15-20
Lettura del libro del Deuteronomio
In quei giorni. Mosè disse: «Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe».
SALMO Sal 1
La legge del Signore e tutta la mia gioia.
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte. R
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene. R
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. R
VANGELO Lc 8, 19-21
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Andarono dal Signore Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
Mosè ricorda al popolo che può scegliere tra due vie: la prima è quella impegnativa della fedeltà a Dio e della coerenza, la seconda è quella più comoda del volgersi ad altri e seguire la comodità del momento non ricordando più quanto il Signore ha compiuto e dunque non rispondere più alla sua fedeltà con nuova fedeltà.
Quale legame ha Gesù con ciascuno di noi? In queste poche parole del Vangelo egli ci dona il criterio fondamentale per essere e sentirsi “suoi”: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». Ascolto, comprensione, obbedienza e pratica sono il cammino del discepolo che sempre deve percorrere per rimanere con Gesù.
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