La Parola che conta: Mercoledì 21 novembre 2012

Geremia

Lettura del profeta Geremia 2, 1-9

In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: / «Va’ e grida agli orecchi di Gerusalemme: / Così dice il Signore: / Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza, / dell’amore al tempo del tuo fidanzamento, / quando mi seguivi nel deserto, / in terra non seminata. / Israele era sacro al Signore, / la primizia del suo raccolto; / quanti osavano mangiarne, si rendevano colpevoli, / la sventura si abbatteva su di loro. / Oracolo del Signore. / Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe, / voi, famiglie tutte d’Israele! / Così dice il Signore: / Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri / per allontanarsi da me / e correre dietro al nulla, / diventando loro stessi nullità? / E non si domandarono: “Dov’è il Signore / che ci fece uscire dall’Egitto, / e ci guidò nel deserto, / terra di steppe e di frane, / terra arida e tenebrosa, / terra che nessuno attraversa / e dove nessuno dimora?”. / Io vi ho condotti in una terra che è un giardino, / perché ne mangiaste i frutti e i prodotti, / ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra / e avete reso una vergogna la mia eredità. / Neppure i sacerdoti si domandarono: / “Dov’è il Signore?”. / Gli esperti nella Legge non mi hanno conosciuto, / i pastori si sono ribellati contro di me, / i profeti hanno profetato in nome di Baal / e hanno seguito idoli che non aiutano. / Per questo intenterò ancora un processo contro di voi / – oracolo del Signore – / e farò causa ai figli dei vostri figli».

 

Salmo

Sal 13 (14)

® Signore, abbi pietà di Sion, perché è tempo di usarle misericordia.

Lo stolto pensa: «Dio non c’è».

Sono corrotti, fanno cose abominevoli:

non c’è chi agisca bene.

Il Signore dal cielo si china sui figli dell’uomo

per vedere se c’è un uomo saggio,

uno che cerchi Dio. ®

Sono tutti traviati, tutti corrotti;

non c’è chi agisca bene, neppure uno.

Non impareranno dunque tutti i malfattori,

che divorano il mio popolo come il pane

e non invocano il Signore? ®

Ecco, hanno tremato di spavento,

perché Dio è con la stirpe del giusto.

Voi volete umiliare le speranze del povero,

ma il Signore è il suo rifugio. ®

Chi manderà da Sion la salvezza d’Israele?

Quando il Signore ristabilirà la sorte del suo popolo,

esulterà Giacobbe e gioirà Israele. ®

 

Profeti

Lettura del profeta Amos 5, 10-15

Così dice il Signore Dio: «Essi odiano chi fa giuste accuse in tribunale / e detestano chi testimonia secondo verità. / Poiché voi schiacciate l’indigente / e gli estorcete una parte del grano, / voi che avete costruito case in pietra squadrata, / non le abiterete; / voi che avete innalzato vigne deliziose, / non ne berrete il vino. / So infatti quanto numerosi sono i vostri misfatti, / quanto enormi i vostri peccati. / Essi sono ostili verso il giusto, / prendono compensi illeciti / e respingono i poveri nel tribunale. / Perciò il prudente in questo tempo tacerà, / perché sarà un tempo di calamità. / Cercate il bene e non il male, / se volete vivere, / e solo così il Signore, Dio degli eserciti, / sarà con voi, come voi dite. / Odiate il male e amate il bene / e ristabilite nei tribunali il diritto; / forse il Signore, Dio degli eserciti, / avrà pietà del resto di Giuseppe».

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Matteo 9, 9-13

In quel tempo. Andando via di là, il Signore Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

 

Tre parole forti che guidano la nostra vita interiore, oggi.

Una prima parola di Geremia che ricorda quanti benefici il Signore ha concesso al suo popolo, popolo che non ha risposto in maniera degna e adeguata a tutto questo: così, dice il Signore, le loro opere sono la loro accusa e l’inizio di un processo che porterà giustizia e misericordia, insieme. Anche noi siamo come il popolo eletto, capaci di dimenticarci dei benefici ricevuti e capaci di rispondere male al bene?

Una seconda parola del profeta Amos mette in luce quanto di più nascolto molte volte c’è nel cuore dell’uomo: una sorta di spinta all’ingiustizia, a prevaricare sul debole, a cercare il proprio interesse prima di tutto… L’indicazione che viene data, per ben due volte, è quella di cercare e amare il bene. Anche noi siamo come il profeta, pronti a denunciare, anche noi stessi, e le nostre false accuse nei confronti degli altri?

Una terza parola, riassuntiva, che comprende le prime due: Gesù ricorda che è venuto per chiamare i lontani, nei fatti e nel cuore. Per poter ascoltare con disponibilità vera la sua chiamata occorre che ci consideriamo peccatori e bisognosi della sua misericordia.

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