La Parola che conta: Mercoledì 18 ottobre 2023 (rito ambrosiano)
San Luca evangelista
Festa
LETTURA At 1, 1-8
Lettura degli Atti degli Apostoli
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra».
SALMO Sal 88 (89)
Annuncerò ai fratelli la salvezza del Signore.
Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». R
I cieli cantano le tue meraviglie, Signore,
la tua fedeltà nell’assemblea dei santi.
Chi sulle nubi è uguale al Signore,
chi è simile al Signore tra i figli degli dèi? R
Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia. R
EPISTOLA Col 4, 10-16. 18
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Fratelli, vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Bàrnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni – se verrà da voi, fategli buona accoglienza – e Gesù, chiamato Giusto. Di coloro che vengono dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di conforto. Vi saluta Èpafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non smette di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio. Io do testimonianza che egli si dà molto da fare per voi e per quelli di Laodicèa e di Geràpoli. Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema. Salutate i fratelli di Laodicèa, Ninfa e la Chiesa che si raduna nella sua casa. E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi. Il saluto è di mia mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.
VANGELO Lc 10, 1-9
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Luca è autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli: in essi risplende la buona notizia attraverso la testimonianza diretta e viva di chi ha conosciuto bene Gesù e ha vissuto con lui (Maria, gli Apostoli…). Quale la missione e il compito affidatoci? Quello di continuare a far vivere la missione operata per mezzo dello Spirito santo, la Presenza viva e reale del Signore nel mondo e nella sua Chiesa senza l’ansia di conoscere i tempi del compimento, bensì lieti di cooperare a questo disegno di salvezza offerto a tutti.
I saluti finali della lettera paolina ai Colossesi contengono il nome di Luca, il caro medico, conosciuto dallo stesso Apostolo delle genti. Tutti questi saluti che a noi sembrano una semplice formalità in realtà esprimono comunione e fratellanza concreta nella fede in Gesù: siamo all’inizio dell’annuncio del Vangelo e ogni fratello e sorella è prezioso per la sua presenza e la sua testimoniata fedeltà.
“E’ vicino a voi il regno di Dio”: Gesù invia per la prima volta i suoi anche prima della sua passione, morte e risurrezione; li invia a due a due esprimendo una fraternità che si fida poco del troppo protagonismo dei singoli. Li invia, pochi, in una realtà che non ha confini: la missione è spropositata ma possibile se vissuta con lo stile di Gesù nella semplicità, nella fermezza, nella libertà, nell’incontro della vita reale. Il regno di Dio è vicino anche ora.
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