La Parola che conta: Mercoledì 11 gennaio 2023 (rito ambrosiano)

Mercoledì della settimana della I Domenica dopo l’Epifania

LETTURA Sir 43, 1-8
Lettura del libro del Siracide

Vanto del cielo è il limpido firmamento, spettacolo celeste in una visione di gloria. Il sole, quando appare nel suo sorgere, proclama: «Che meraviglia è l’opera dell’Altissimo!». A mezzogiorno dissecca la terra e di fronte al suo calore chi può resistere? Si soffia nella fornace nei lavori a caldo, ma il sole brucia i monti tre volte tanto; emettendo vampe di fuoco, facendo brillare i suoi raggi, abbaglia gli occhi. Grande è il Signore che lo ha creato e con le sue parole ne affretta il corso. Anche la luna, sempre puntuale nelle sue fasi, regola i mesi e indica il tempo. Viene dalla luna l’indicazione di ogni festa, fonte di luce che decresce fino a scomparire. Da essa il mese prende nome, mirabilmente crescendo secondo le sue fasi. È un’insegna per le schiere in alto, splendendo nel firmamento del cielo.

SALMO Sal 103 (104)

Tutto hai fatto con saggezza, Signore.

Hai fatto la luna per segnare i tempi
e il sole che sa l’ora del tramonto.
Stendi le tenebre e viene la notte:
in essa si aggirano tutte le bestie della foresta.
Sorge il sole: si ritirano
e si accovacciano nelle loro tane. R

Tu mandi nelle valli acque sorgive
perché scorrano tra i monti,
dissetino tutte le bestie dei campi
e gli asini selvatici estinguano la loro sete.
In alto abitano gli uccelli del cielo
e cantano tra le fronde. R

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature. R

VANGELO Mc 1, 21-34
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
In quel tempo. A Cafàrnao, il Signore Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.

I versetti del Siracide si soffermano su astri, sole e luna, gli elementi del cielo. Di questi se ne decantano sia la potenza (il sole e i suoi raggi), sia l’armonico apparire e crescere/diminuire (la luna), sia il firmamento come vera gloria del Creatore. Tutto questo accresce lo stupore per le opere creato dall’Altissimo e così sale una lode cosmica di ringraziamento.

Il racconto di Marco continua con la cronaca della giornata di Cafarnao. Gesù arriva nel paese e inizia a insegnare nella sinagoga dimostrando un’autorevolezza non comune e suscitando lo stupore intorno a Lui. Ma compie anche liberazioni dal maligno e miracoli, anche in casa di Simone, prendendo per mano la suocera che, guarita, si mette a servire: è il Regno di Dio che viene in mezzo al suo popolo. Che cosa chiede il Signore? Conversione, fede nel Vangelo e sequela.

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