La Parola che conta: Mercoledì 10 aprile 2024 (rito ambrosiano)
Mercoledì della II settimana di Pasqua
LETTURA At 4, 1-12
Lettura degli Atti degli Apostoli
In quei giorni. Pietro e Giovanni stavano ancora parlando al popolo, quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducei, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila. Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?». Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».
SALMO Sal 117 (118)
La pietra scartata dai costruttori
ora è pietra angolare.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre». R
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre». R
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti. R
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi. R
VANGELO Gv 3, 1-7
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò dal Signore Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto».
Pietro è colmato di Spirito santo e dà la sua bella e decisa testimonianza da discepolo di Gesù Cristo risorto dai morti: davanti alle autorità religiose del tempo gli apostoli e i testimoni della fede non arretrano di un millimetro e annunciano con franchezza l’opera presente e potente del Salvatore. E’ il tempo dello Spirito e l’inizio della comunità cristiana sotto la guida dello Spirito di fortezza e di santità.
Non solo Gesù chiama, ma anche richiama a sé: è il caso di Nicodemo, uno dei capi dei Giudei, che si reca da Lui di notte e dialoga. L’anziano riconosce a Gesù il fatto di venire da Dio e di essere maestro e Gesù lo guida nel mistero della rinascita spirituale: serve questo per entrare nel regno di Dio e nelle sue logiche e poterlo riconoscere presente, come seme gettato, qui ed ora.
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