La Parola che conta: Martedì dopo Natale (3 gennaio)
Lettura del Vangelo secondo Luca 2, 36-38
In quel tempo. C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
La figura di Anna la profetessa è un’altra figura affascinante nel panorama della venuta al mondo del Figlio di Dio: la sua attesa lunga, costante, fiduciosa l’ha fatta camminare sempre sulla strdada giusta e così il suo desiderio, così come Simeone, è stato esaudito, ha potuto vedere il bambino e parlare ancora di lui a tutti quanti.
Chissà se anche noi dall’incontro in questo Natale del bambino Gesù possiamo partire per annunciare a tutti quale rinnovata speranza è venuta a visitare la terra e a dare la reale possibilità ad ogni uomo e donna di redenzione, di salvezza, di vero Amore.
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