La Parola che conta: Martedì della 5° settimana di Avvento
Lettura del Vangelo secondo Matteo 22, 15-22
In quel tempo. I farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque dal Signore Gesù i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». A queste parole rimasero meravigliati, lo lasciarono e se ne andarono.
Gesù ci riposta alla certezza che tutto, davvero tutto è dono e che quindi tutto, per chi crede, è nelle mani giuste, quelle del Padre; non dobbiamo dunque temere e nemmeno affannarci del potere di questo mondo, ma consegnarlo a chi lo esercita nel giusto, perché a noi “provvede” Qualcun altro.
Chissà se davvero anche noi siamo capaci di vivere con un atteggiamento di fiducia così grande!
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