La Parola che conta: Martedì della 3° settimana di Avvento

Lettura del Vangelo secondo Matteo 15, 1-9

In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono al Signore Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». Ed egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? / Dio ha detto: “Onora il padre e la madre” e inoltre: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. / Voi invece dite: “Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un’offerta a Dio, non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione. / Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: / “Questo popolo mi onora con le labbra, / ma il suo cuore è lontano da me. / Invano essi mi rendono culto, / insegnando dottrine che sono precetti di uomini”».

Cuore e labbra devono essere e restare in stretta connessione, come già ricordava Gesùqualche giorno fa’; così anche di fronte a questi scribi che criticano l’operato dei discepoli il Maestro ricorda che la Parola divina conta di più della tradizione degli uomini.

Che ne è del nostro rapporto con questa Parola di vita? Che ne è del nostro rapporto con la tradizione? Perché se la tradizione umana non affonda le radici nel Verbo, allora non può dirsi davvero cristiana e ispirata!

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