La Parola che conta: Martedì della 1° Settimana dopo l’Epifania (10 gennaio)

Lettura del libro del Siracide 42, 22-25; 43, 26b-32

Quanto sono amabili tutte le sue opere! / E appena una scintilla se ne può osservare. / Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre / per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono. / Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra, / egli non ha fatto nulla d’incompleto. / L’una conferma i pregi dell’altra: / chi si sazierà di contemplare la sua gloria? / Per la sua parola tutto sta insieme. / Potremmo dire molte cose e mai finiremmo, / ma la conclusione del discorso sia: «Egli è il tutto!». / Come potremmo avere la forza per lodarlo? / Egli infatti, il Grande, è al di sopra di tutte le sue opere. / Il Signore è terribile e molto grande, / meravigliosa è la sua potenza. / Nel glorificare il Signore, esaltatelo / quanto più potete, perché non sarà mai abbastanza. / Nell’esaltarlo moltiplicate la vostra forza, / non stancatevi, perché non finirete mai. / Chi lo ha contemplato e lo descriverà? / Chi può magnificarlo come egli è? / Vi sono molte cose nascoste più grandi di queste: / noi contempliamo solo una parte delle sue opere.

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Marco 1, 14-20

In quel tempo. Dopo che Giovanni fu arrestato, il Signore Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

 

Dall’osservazione del creato il sapiente, colui che ha lo sguardo incantato e fanciullesco, vede quante cose siano belle, ordinate, perfette e si chiede chi mai ha potuto fare tutto ciò: la grandezza del Creatore è veramente impareggiabile!

Gesù inizia la sua missione in questo contesto, quello delle creature: inizia con un annuncio forte di conversione e di novità. Il mondo è davvero cambiato con la sua venuta perché ha inaugurato una nuova comunione tra il Creatore e la Creatura: solo così ha senso la chiamata dei primi diescepoli, solo se riconoscono la bontà e la bellezza di questo annuncio che ristabilisce il giusto rapporto tra il cielo e la terra.

Mi sono poi chiesto che cosa avrà mai pensato quel padre, Zebedeo, che ha visto andar via con la chiamata di quel Rabbi i suoi due figli: non credo che all’inizio sia stato così entusiasta dell’idea; ma sono anche sicuro che, come tutti i genitori saggi, ha sequito con discrezione il destino di Simone e Andrea e alla fine si è rallegrato che abbiamo scelto un Maestro che ha parole di vita eterna!

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