La Parola che conta: Martedì 2 aprile 2024 (rito ambrosiano)

Martedì in albis III giorno dell’ottava di Pasqua

LETTURA At 3, 25 – 4, 10

Lettura degli Atti degli Apostoli

In quei giorni. Pietro disse al popolo: «Voi, fratelli, siete i figli dei profeti e dell’alleanza che Dio stabilì con i vostri padri, quando disse ad Abramo: “Nella tua discendenza saranno benedette tutte le nazioni della terra”. Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l’ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione, perché ciascuno di voi si allontani dalle sue iniquità». Stavano ancora parlando al popolo, quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducei, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila. Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?». Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato».

SALMO Sal 117 (118)

Rendete grazie al Signore,il suo amore è per sempre. Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

Dica Israele:«Il suo amore è per sempre».Dica la casa di Aronne:«Il suo amore è per sempre».Dicano quelli che temono il Signore:«Il suo amore è per sempre». R

Il Signore è per me, è il mio aiuto,e io guarderò dall’alto i miei nemici.È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell’uomo.È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti. R

Mia forza e mio canto è il Signore,egli è stato la mia salvezza.Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti:la destra del Signore ha fatto prodezze,la destra del Signore si è innalzata,la destra del Signore ha fatto prodezze. R

EPISTOLA 1Cor 1,

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza. La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!

VANGELO Mt 28, 8-15

✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi.

È diverso il Pietro prima della Pasqua di Gesù e dopo di essa: è passato per la porta stretta di non riconoscere più Gesù e di conoscerlo davvero solamente dopo aver provato la delusione, il fraintendimento, il tradimento e il perdono come dono immeritato della grazia divina. Solo così si diviene testimoni credibili e forti della potenza di Gesù morto e risorto e della sua parola potente.

Parola, conoscenza e carisma: sono questi i tre elementi che Paolo sottolinea come appartenenti per grazia alla comunità cristiana di Corinto. La Parola della croce e della risurrezione, la conoscenza della sapienza di Dio manifestata in Gesù, il carisma spirituale frutto dello Spirito a servizio dell’intera comunità non solo cristiana ma umana. Sono i frutti della Pasqua.

Davanti a Gesù risorto due sono le reazioni: quella delle donne che si fidano, lo adorano e compiono la missione di annunciare agli altri quanto il Risorto ha loro detto è affidato; quella dei capi dei sacerdoti che, invece, cercano di coprire la verità con la menzogna, incapaci fino all’ultimo di aprirsi alla novità di Dio.

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