La Parola che conta: Martedì 18 luglio 2023 (rito ambrosiano)
Martedì della settimana della VII Domenica dopo Pentecoste
LETTURA Gs 24, 29-32
Lettura del libro di Giosuè
In quei giorni. Giosuè figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni e lo seppellirono nel territorio della sua eredità, a Timnat-Serach, sulle montagne di Èfraim, a settentrione del monte Gaas. Israele servì il Signore in tutti i giorni di Giosuè e degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che conoscevano tutte le opere che il Signore aveva compiuto per Israele. Gli Israeliti seppellirono le ossa di Giuseppe, che avevano portato dall’Egitto, a Sichem, in una parte della campagna che Giacobbe aveva acquistato dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d’argento e che i figli di Giuseppe avevano ricevuto in eredità.
SALMO Sal 33 (34)
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R
Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce. R
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato. R
VANGELO Lc 9, 46-50
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande. Allora il Signore Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande». Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».
Anche la morte e il seppellimento in un luogo preciso sono importanti nella storia d’Israele: dicono il compimento della vita e il ricongiungimento con chi ha preceduto.
L’accoglienza dei piccoli è sempre accoglienza del Signore Gesù e del Padre: solamente un animo piccolo che si fa grande solo insieme alla Trinità è destinato a grandi cose e al regno di Dio.
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