La Parola che conta: Martedì 1° ottobre 2019

Martedì della settimana della V Domenica dopo il martirio di San Giovanni il Precursore

Memoria di S. Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa

LETTURA Gd 1, 17-25
Lettura della lettera di san Giuda apostolo

Carissimi, ricordatevi delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo. Essi vi dicevano: «Alla fine dei tempi vi saranno impostori, che si comporteranno secondo le loro empie passioni». Tali sono quelli che provocano divisioni, gente che vive di istinti, ma non ha lo Spirito. Voi invece, carissimi, costruite voi stessi sopra la vostra santissima fede, pregate nello Spirito Santo, conservatevi nell’amore di Dio, attendendo la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo per la vita eterna. Siate misericordiosi verso quelli che sono indecisi e salvateli strappandoli dal fuoco; di altri infine abbiate compassione con timore, stando lontani perfino dai vestiti, contaminati dal loro corpo. A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria senza difetti e colmi di gioia, all’unico Dio, nostro salvatore, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, gloria, maestà, forza e potenza prima di ogni tempo, ora e per sempre. Amen. 

SALMO Sal 124 (125)

L’amore del Signore circonda il suo popolo.

Chi confida nel Signore è come il monte Sion:
non vacilla, è stabile per sempre.
I monti circondano Gerusalemme:
il Signore circonda il suo popolo,
da ora e per sempre. R

Non resterà lo scettro dei malvagi
sull’eredità dei giusti,
perché i giusti non tendano le mani
a compiere il male. R

Sii buono, Signore, con i buoni
e con i retti di cuore.
Ma quelli che deviano per sentieri tortuosi
il Signore li associ ai malfattori.
Pace su Israele! R

VANGELO Lc 20, 20-26
✠Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Gli scribi e i capi dei sacerdoti si misero a spiare il Signore Gesù e mandarono informatori, che si fingessero persone giuste, per coglierlo in fallo nel parlare e poi consegnarlo all’autorità e al potere del governatore. Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni qual è la via di Dio secondo verità. È lecito, o no, che noi paghiamo la tassa a Cesare?». Rendendosi conto della loro malizia, disse: «Mostratemi un denaro: di chi porta l’immagine e l’iscrizione?». Risposero: «Di Cesare». Ed egli disse: «Rendete dunque quello che è di Cesare a Cesare e quello che è di Dio a Dio». Così non riuscirono a coglierlo in fallo nelle sue parole di fronte al popolo e, meravigliati della sua risposta,
tacquero. 

“Tali sono quelli che provocano divisioni, gente che vive di istinti, ma non ha lo Spirito”: il testo di Giuda sottolinea come la vita della fede è una vita secondo lo Spirito di unità, di dominio degli istinti; solamente così è possibile vivere da fedeli ed essere, gli uni gli altri, fratelli e sorelle attenti alla salvezza propria e altrui.

La lapidaria risposta di Gesù su rendere a Cesare ciò che è Cesare e a Dio ciò che è di Dio ci ricorda che ogni potere mondano, ogni potere temporale ha un suo inizio e una sua fine, mentre il potere spirituale, quello proprio di chi si riconosce figlio di Dio, è qualcosa che tutto comprende e tutto avvolge, sostenendo. Dare dunque a Dio tutto, anche ciò che non va perchè lo trasformi in ciò che va.

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