La Parola che conta: Lunedì della 2° settimana di Quaresima (rito ambrosiano) 9/3/2020

Lunedì della II settimana di quaresima

GENESI 17, 1b-8
Lettura del libro della Genesi

In quei giorni. Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Io sono Dio l’Onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò molto, molto numeroso». Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: «Quanto a me, ecco, la mia alleanza è con te: diventerai padre di una moltitudine di nazioni. Non ti chiamerai più Abram, ma ti chiamerai Abramo, perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò. E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te usciranno dei re. Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan, la darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio».

SALMO Sal 118 (119), 25-32

Beato chi cammina nella legge del Signore.

La mia vita è incollata alla polvere:
fammi vivere secondo la tua parola.
Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto;
insegnami i tuoi decreti. R

Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.
Io piango lacrime di tristezza;
fammi rialzare secondo la tua parola. R

Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi. R

Ho aderito ai tuoi insegnamenti:
Signore, che io non debba vergognarmi.
Corro sulla via dei tuoi comandi,
perché hai allargato il mio cuore. R

PROVERBI 5, 1-13
Lettura del libro dei Proverbi

Figlio mio, fa’ attenzione alla mia sapienza e porgi l’orecchio alla mia intelligenza, perché tu possa conservare le mie riflessioni e le tue labbra custodiscano la scienza. Veramente le labbra di una straniera stillano miele, e più viscida dell’olio è la sua bocca; ma alla fine ella è amara come assenzio, pungente come spada a doppio taglio. I suoi piedi scendono verso la morte, i suoi passi conducono al regno dei morti, perché ella non bada alla via della vita, i suoi sentieri si smarriscono e non se ne rende conto. Ora, figli, ascoltatemi e non allontanatevi dalle parole della mia bocca. Tieni lontano da lei il tuo cammino e non avvicinarti alla porta della sua casa, per non mettere in balìa di altri il tuo onore e i tuoi anni alla mercé di un uomo crudele, perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei, e le tue fatiche non finiscano in casa di uno sconosciuto e tu non debba gemere alla fine, quando deperiranno il tuo corpo e la tua carne, e tu debba dire: «Perché mai ho odiato l’istruzione e il mio cuore ha disprezzato la correzione? Non ho ascoltato la voce dei miei maestri, non ho prestato orecchio a chi m’istruiva».

VANGELO Mt 5, 27-30
✠ Lettura del vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna».

La storia di Dio che cammina con l’umanità prende forma nel rapporto e nell’alleanza tra il Creatore e Abramo: quest’ultimo, quasi sazio di giorni, crede alla promessa di una discendenza numerosa e alla fedeltà di Dio. La fiducia, che diventa affidamento, è il vero motore del mondo che si riscopre creato da mani esperte, quelle di Dio.

Sapienza, intelligenza, scienza… sono tutti doni divini che permettono di camminare nella fedeltà in ogni giorno di vita ed anche di resistere alle “malie” di chi vuole traviarci dal cammino con il Signore. Per questo ognuno di noi alimenti la sua vita con questi doni dello Spirito.

Gesù va al cuore della legge e delle beatitudini: ed è proprio dal cuore che bisogna sempre ripartire, non però come lo intendiamo normalmente, come sola sede dei sentimenti, bensì come centro della persona con pensieri, ragioni, sentimenti, insomma la sintesi di tutto noi stessi. Solo custodendo il cuore davanti al Signore noi potremo non essere di scandalo agli altri e nemmeno a noi stessi.

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