La Parola che conta: Lunedì 9 gennaio 2023 (rito ambrosiano)
Lunedì della settimana della I Domenica dopo l’Epifania
LETTURA Sir 1, 1-16a
Lettura del libro del Siracide
Ogni sapienza viene dal Signore e con lui rimane per sempre. La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni dei secoli chi li potrà contare? L’altezza del cielo, la distesa della terra e le profondità dell’abisso chi le potrà esplorare? Prima d’ogni cosa fu creata la sapienza e l’intelligenza prudente è da sempre. Fonte della sapienza è la parola di Dio nei cieli, le sue vie sono i comandamenti eterni. La radice della sapienza a chi fu rivelata? E le sue sottigliezze chi le conosce? Ciò che insegna la sapienza a chi fu manifestato? La sua grande esperienza chi la comprende? Uno solo è il sapiente e incute timore, seduto sopra il suo trono. Il Signore stesso ha creato la sapienza, l’ha vista e l’ha misurata, l’ha effusa su tutte le sue opere, a ogni mortale l’ha donata con generosità, l’ha elargita a quelli che lo amano. L’amore del Signore è sapienza che dà gloria, a quanti egli appare, la dona perché lo contemplino. Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona d’esultanza. Il timore del Signore allieta il cuore, dà gioia, diletto e lunga vita. Il timore del Signore è dono del Signore, esso conduce sui sentieri dell’amore. Chi teme il Signore avrà un esito felice, nel giorno della sua morte sarà benedetto. Principio di sapienza è temere il Signore; essa fu creata con i fedeli nel seno materno. Ha posto il suo nido tra gli uomini con fondamenta eterne, abiterà fedelmente con i loro discendenti. Pienezza di sapienza è temere il Signore.
SALMO Sal 110 (111)
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano.
Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore. R
Le opere delle sue mani sono verità e diritto,
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
da eseguire con verità e rettitudine. R
Mandò a liberare il suo popolo,
stabilì la sua alleanza per sempre.
Santo e terribile è il suo nome.
Principio della sapienza è il timore del Signore:
rende saggio chi ne esegue i precetti.
La lode del Signore rimane per sempre. R
VANGELO Mc 1, 1-8
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaia: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Premetto al commento alle letture una doverosa citazione tratta dal Lezionario Ambrosiano: “Il Tempo che segue la celebrazione dell’Epifania si pone come eco della solennità. Esso prede avvio dopo la Festa del Battesimo del Signore e prevede un numero variabile di domeniche, legato alla mobilità della Pasqua. (…) Il Tempo dopo l’Epifania si caratterizza, nei suoi cicli feriali, quale manifestazione della Sapienza divina, cui dà voce anzitutto il Libro del Siracide (o Eccleasiastico). Le pericopi che ne scandiscono la lettura progressiva, e le successive pericopi tratte dal libro della Sapienza e dal Qoèlet (o Ecclesiaste), sviluppano un’illuminante riflessione sulla storia e sulla realtà dell’uomo. Agli interpreti del pensiero religioso d’Israele si affianca lungo tutte le settimane del Tempo dopo l’Epifania il “lieto annuncio di Gesù Cristo”, proclamato attraverso il Vangelo secondo Marco“. (Mistero della Incarnazione del Signore, Messale ambrosiano quotidiano I, Centro Ambrosiano 2008, pagg. 741-742)
“Ogni sapienza viene dal Signore e con lui rimane per sempre”: inizia così il libro sapienziale del Siracide e più avanti ricorda che il principio della sapienza risiede nel timore del Signore, cioè nel ricordarci sempre che siamo creatura e Lui è Creatore. Lo sguardo sapiente è un dono e una grazia che è sempre da chiedere perché non smarriamo mai lo stupore di fronte all’agire misterioso del Padre nel dipanarsi dei giorni e nella storia.
L’inizio del Vangelo di Marco è sotto il segno della testimonianza di Giovanni il Precursore: a lui dobbiamo la decisa testimonianza che è importante preparare la strada all’incontro con Gesù e, insieme, ci vuole molta umiltà per poter camminare insieme a Lui, riconoscendolo come Dio, Figlio di Dio, Amato e Signore e Salvatore della nostra vita.
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