La Parola che conta: Lunedì 7 ottobre 2019
Lunedì della settimana della VI Domenica dopo il martirio di San Giovanni il Precursore
Memoria della B. V. Maria del Rosario
EPISTOLA 1Tm 1, 12-17
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Carissimo, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù. Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
SALMO Sal 138 (139)
La tua mano è su di me, o Signore.
Intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile. R
Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia. R
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
erano tutti scritti nel tuo libro
i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno. R
VANGELO Lc 21, 5-9
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, il Signore Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
La testimonianza dell’opera di Dio nella vita dell’apostolo Paolo è presentata al discepolo Timoteo per sottolineare la potenza e l’imprevedibilità di questa opera di salvezza che tocca la vita personale e intima delle persone. Così Paolo e tutti i credenti diventano esempio per mostrare la via per camminare nella vita eterna e nella salvezza.
Gesù, nel tipico linguaggio apocalittico della sua epoca e del suo ambiente, mette in guardia i discepoli dagli eventi futuri, sia che riguardi distruzioni materiali sia che riguardi annunci di profeti o di fine del mondo: la vera rivoluzione, il tempo della pienezza è già in atto a partire dalla sua venuta e dalla sua opera. Guardiamo dunque a Gesù e alla sua opera che continua nella storia.
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