La Parola che conta: Lunedì 14 ottobre 2019

Lunedì della settimana della VII Domenica dopo il martirio di San Giovanni il Precursore

Memoria facoltativa di S. Callisto I, papa e martire

EPISTOLA 1Tm 4, 6-15
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Carissimo, proponendo queste cose ai fratelli, sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito. Evita invece le favole profane, roba da vecchie donnicciole. Allénati nella vera fede, perché l’esercizio fisico è utile a poco, mentre la vera fede è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente e di quella futura. Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti. Per questo infatti noi ci affatichiamo e combattiamo, perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono. E tu prescrivi queste cose e inségnale. Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio ai fedeli nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella
purezza. In attesa del mio arrivo, dèdicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento. Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito, mediante una parola profetica, con l’imposizione delle mani da parte dei presbìteri. Abbi cura di queste cose, dèdicati ad esse interamente, perché tutti vedano il tuo progresso.

SALMO Sal 56 (57)

Saldo è il mio cuore, o Dio.

In te si rifugia l’anima mia;
all’ombra delle tue ali mi rifugio.
Invocherò Dio, l’Altissimo,
Dio che fa tutto per me.
Mandi dal cielo a salvarmi,
Dio mandi il suo amore e la sua fedeltà. R

Voglio cantare, voglio inneggiare:
svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra,
voglio svegliare l’aurora. R

Ti loderò fra i popoli, Signore,
a te canterò inni fra le nazioni:
grande fino ai cieli è il tuo amore
e fino alle nubi la tua fedeltà. R

VANGELO Lc 22, 35-37
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: “E fu annoverato tra gli empi”. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento». 

“Allènati nella vera fede”: questa espressione paolina scritta al discepolo Timoteo ha una grande efficacia perché esprime bene su cosa deve fondarsi la vita di ogni cristiano, fedele a Cristo appunto, sia che esso viva nella vocazione ministeriale sia che viva da semplice fedele. Una fede che sia vera, cioè cattolica, che porti a vivere qui ed ora (senza andare dietro a “favolette”) e che apra alla vita eterna.

Gesù nel Vangelo ci ricorda che la missione ha due caratteristiche: la prima è l’essenzialità di essa perché non servono grandi cose, bensì l’essenziale perché la Provvidenza verrà in aiuto; la seconda è la somiglianza alla vita del Maestro che fu annoverato tra gli empi, cioè rifiutato nella sua testimonianza di verità. Non abbattiamoci dunque nelle difficoltà di vivere una vita evangelica.

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