La Parola che conta: Lunedì 11 settembre 2023
Lunedì della settimana della II Domenica dopo il martirio di san Giovanni il precursore
LETTURA 1Gv 3, 1-9
Lettura della prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche l’iniquità, perché il peccato è l’iniquità. Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto. Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio.
SALMO Sal 23 (24)
Ecco la generazione che cerca il volto del Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito. R
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli,
chi non giura con inganno. R
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. R
VANGELO Lc 17, 1-3a
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!».
Essere figli, qui ed ora, aspettando il compimento e la rivelazione piena della nostra identità che si riflette nella luce e nella verità del Padre, del Figlio e dello Spirito: è quello che ci propone il testo della prima lettera di Giovanni apostolo di questa mattina. Come vivere questa tensione in maniera positiva? Cercando di vivere nel giusto ed evitando il peccato: solamente una vita che cerca continuamente la comunione con Gesù è una vita che tende alla santità e a compiere, giorno dopo giorno, la volontà del Padre scoperta e accolta.
Gesù completa la riflessione dicendo a chiare lettere che occorre evitare gli scandali, per quanto possibile, perché essi minano la credibilità della vita e della testimonianza e alimentano una esistenza infruttuosa. Come evitarli? Solamente lasciando spazio all’azione dello Spirito santo.
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