La Parola che conta: Giovedì della 6° settimana di Avvento (5° Feria Prenatalizia)

 Lettura del Vangelo secondo Luca 1, 67-80

In quel tempo. Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: / «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, / perché ha visitato e redento il suo popolo, / e ha suscitato per noi un Salvatore potente / nella casa di Davide, suo servo, / come aveva detto / per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo: / salvezza dai nostri nemici, / e dalle mani di quanti ci odiano. / Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri / e si è ricordato della sua santa alleanza, / del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, / di concederci, liberati dalle mani dei nemici, / di servirlo senza timore, in santità e giustizia / al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. / E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo / perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, / per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza / nella remissione dei suoi peccati. / Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, / ci visiterà un sole che sorge dall’alto, / per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre / e nell’ombra di morte, / e dirigere i nostri passi / sulla via della pace». / Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Anche Zaccaria, le prime parole che riesce a pronunciare dopo che il prodigio della noscita inaspettata del figlio Giovanni sono un cantico di lode: un vero cantico con tanto di citazioni bibliche e immagini poetiche! Chissà da quanto Zaccaria sognava di poter dire a tutti la sua gioia!

Così anche noi ogni volta che siamo sorpresi dalla Grazia di Dio cantiamo il nostro Cantico di lode, senza paura, ma anzi con la certezza di essere dei veri testimoni di quanto il Signore fa’ per noi.

Natale non potrebbe essere l’occasione per cantare il nostro inno di lode?

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