La Parola che conta: Giovedì 5 settembre 2024 (rito ambrosiano)

Giovedì della settimana della I Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

Memoria facoltativa di S. Teresa di Calcutta

LETTURA 1Pt 2, 4-12
Lettura della prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, avvicinandovi a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso». Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono «la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo». Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia. Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai cattivi desideri della carne, che fanno guerra all’anima. Tenete una condotta esemplare fra i pagani perché, mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre buone opere diano gloria a Dio nel giorno della sua visita.

SALMO Sal 117 (118)

Rendete grazie al Signore,
il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre». R

Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza. R

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore
una meraviglia ai nostri occhi. R

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto. R

VANGELO Lc 16, 16-18
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «La Legge e i Profeti fino a Giovanni: da allora in poi viene annunciato il regno di Dio e ognuno si sforza di entrarvi. È più facile che passino il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge. Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio».

Si diventa pietre vive quando si sta attaccati alla pietra viva: la nostra fedeltà a Gesù si gioca tutta nel perseverare dietro a Lui con quella stessa dedizione che il Padre ha nei confronti del Figlio e con la stessa forza messa in campo dallo Spirito santo. Pietro ci da anche l’indicazione precisa su come essere perseveranti: obbedendo alla Parola, cioè rimanendo discepoli del Vangelo, quel Vangelo che Gesù ha predicato e soprattutto vissuto; in questo modo la nostra vita spirituale rimane desta, viva e capace delle buone opere che permettono di dare gloria a Dio e di testimoniarlo.

Le esigenze del regno di Dio non sono inferiori alle esigenze introdotte dalla legge divina data per mezzo di Mosè: se la legge e i profeti sono arrivate fino a Giovanni Battista, così afferma Gesù, da Giovanni in poi e con la venuta del Messia è inaugurato il tempo nuovo della presenza misteriosa e reale di Dio nel mondo: entrare nel regno di Dio è mettersi in relazione con il suo mistero attraverso la persona di Gesù e lasciare che sia Lui a condurre alla pienezza della rivelazione e sostenere nell’essere fedeli a quelle esigenze del regno di Dio che sembrano impossibili.

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