“Appunti per l’Omelia”: Domenica 18 ottobre 2015, Dedicazione del Duomo di Milano Chiesa Madre di tutti i fedeli ambrosiani
LETTURA
Lettura del profeta Isaia 26, 1-2. 4. 7-8; 54, 12-14a
In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda: / «Abbiamo una città forte; / mura e bastioni egli ha posto a salvezza. / Aprite le porte: / entri una nazione giusta, / che si mantiene fedele. / Confidate nel Signore sempre, / perché il Signore è una roccia eterna. / Il sentiero del giusto è diritto, / il cammino del giusto tu rendi piano. / Sì, sul sentiero dei tuoi giudizi, / Signore, noi speriamo in te; / al tuo nome e al tuo ricordo / si volge tutto il nostro desiderio. / Farò di rubini la tua merlatura, / le tue porte saranno di berilli, / tutta la tua cinta sarà di pietre preziose. / Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore, / grande sarà la prosperità dei tuoi figli; / sarai fondata sulla giustizia».
SALMO
Sal 67 (68)
® Date gloria a Dio nel suo santuario.
Appare il tuo corteo, Dio,
il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Precedono i cantori, seguono i suonatori di cetra,
insieme a fanciulle che suonano tamburelli.
«Benedite Dio nelle vostre assemblee,
benedite il Signore, voi della comunità d’Israele». ®
Mostra, o Dio, la tua forza,
conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!
Per il tuo tempio, in Gerusalemme,
i re ti porteranno doni.
Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore. ®
Riconoscete a Dio la sua potenza,
la sua maestà sopra Israele,
la sua potenza sopra le nubi.
Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario.
È lui, il Dio d’Israele, che dà forza e vigore al suo popolo.
Sia benedetto Dio! ®
EPISTOLA
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 3, 9-17
Fratelli, siamo collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio.
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l’opera di ciascuno sarà ben visibile: infatti quel giorno la farà conoscere, perché con il fuoco si manifesterà, e il fuoco proverà la qualità dell’opera di ciascuno. Se l’opera, che uno costruì sul fondamento, resisterà, costui ne riceverà una ricompensa. Ma se l’opera di qualcuno finirà bruciata, quello sarà punito; tuttavia egli si salverà, però quasi passando attraverso il fuoco. Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 10, 22-30
In quel tempo. Ricorreva a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
“Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore”
“Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo”
“Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano”
1. Il “Secondo Isaia”, che intravede la possibilità del ritorno a Gerusalemme nonostante le condizioni molto difficili per la sua ricostruzione, pone l’accento sulla fortezza di Dio e sul fatto che solamente un popolo di discepoli del Signore può compiere davvero meraviglie ed abitare con sicurezza una città ricostruita con grande sacrificio e protezione.
2. Paolo ricorda che il fondamento di ogni vita cristiana, così come di ogni comunità di credenti vecchi e nuovi che si forma o si rinnova, è Gesù Cristo e Lui soltanto! Altrimenti quella “casa sulla roccia” di cui parla Gesù non potrebbe esistere e resistere, sia essa una vita sia essa una comunità cristiana o una Chiesa intera!
3. Come fare perché diventiamo e rimaniamo discepoli del Signore? Come fare perché mettiamo a fondamento della nostra vita Gesù Cristo? Il Maestro ha le idee ben chiare: metterci in ascolto della sua voce, una voce che impariamo a conoscere frequentandola e fidandoci di essa. Una fiducia che diventa affidamento.
Oggi la Chiesa festeggia l’Evangelista Luca che scrive: “I miei occhi hanno visto la tua salvezza preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo, Israele”. Che i nostri occhi possano vedere, perché rinnovati dalla Grazia, questa Salvezza che abita la nostra Chiesa!
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