La Parola che conta: Martedì 30 agosto 2022, memoria del Beato Alfredo Ildefonso Schuster (rito ambrosiano)
Martedì della settimana della Domenica che precede il Martirio di san Giovanni il Precursore
Memoria del beato Alfredo Ildefonso Schuster, vescovo
LETTURA 1Mac 8, 1-7. 12-18
Lettura del primo libro dei Maccabei
In quei giorni. Giuda venne a conoscere la fama dei Romani: che essi erano molto potenti e favorivano tutti quelli che simpatizzavano per loro e accordavano amicizia a quanti si rivolgevano a loro e che erano forti e potenti. Gli furono narrate le loro guerre e le loro imprese gloriose compiute tra i Galli e come li avessero vinti e resi tributari; quanto avevano compiuto nella Spagna per impadronirsi delle miniere d’oro e d’argento che vi sono, e come avevano sottomesso tutta la regione con la loro saggezza e costanza, benché il paese fosse assai lontano da loro. Avevano vinto i re che erano venuti contro di loro dall’estremità della terra: li avevano sconfitti e avevano inflitto loro gravi colpi, mentre gli altri pagavano loro il tributo ogni anno. Avevano poi sconfitto in guerra e sottomesso Filippo e Persèo, re dei Chittìm, e quanti si erano sollevati contro di loro. Antìoco, il grande re dell’Asia, era sceso in guerra contro di loro con centoventi elefanti, cavalleria, carri e un esercito immenso, ma era stato sconfitto da loro, lo avevano preso vivo e gli avevano imposto di pagare, lui e i suoi successori, un tributo ingente. Avevano assoggettato i re vicini e quelli lontani, e quanti sentivano il loro nome ne avevano timore. Quelli che essi vogliono aiutare e far regnare, regnano; quelli che essi vogliono, li depongono, tanto si sono levati in alto. Con tutti questi successi nessuno di loro si è imposto il diadema né si è rivestito di porpora per fregiarsene. Essi hanno costituito un consiglio e ogni giorno trecentoventi consiglieri si consultano continuamente riguardo al popolo, perché sia ben governato. Affidano il comando e il governo di tutti i loro domìni a uno di loro per un anno e tutti obbediscono a quello solo e non c’è in loro invidia né gelosia. Giuda pertanto scelse Eupòlemo, figlio di Giovanni, figlio di Acco, e Giasòne, figlio di Eleàzaro, e li inviò a Roma a stringere amicizia e alleanza, per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno dei Greci riduceva Israele in schiavitù.
SALMO Sal 36 (37)
Il Signore non abbandona i suoi fedeli.
Ancora un poco e il malvagio scompare:
cerchi il suo posto, ma lui non c’è più.
I poveri invece avranno in eredità la terra
e godranno di una grande pace. R
Sta’ lontano dal male e fa’ il bene
e avrai sempre una casa.
Perché il Signore ama il diritto
e non abbandona i suoi fedeli.
Gli ingiusti saranno distrutti per sempre
e la stirpe dei malvagi sarà eliminata. R
I giusti avranno in eredità la terra
e vi abiteranno per sempre.
Osserva l’integro, guarda l’uomo retto:
perché avrà una discendenza l’uomo di pace. R
VANGELO Lc 3, 15-18
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
La storia del popolo di Dio è fatta tenendo i piedi ben fissi per terra ma avendo lo sguardo rivolto lontano, possibilmente in alto. Così il brano dei libro dei Maccabei riporta la missione di due Giudei che vanno dai Romani per “stringere amicizia e alleanza, per liberarsi dal giogo” dei Greci: in quel periodo storico preservare la giusta libertà voleva dire cercare l’alleanza migliore possibile. Sembra di sentire le parole di Paolo quando chiede di avere una vita tranquilla e obbediente all’autorità.
Viviamo il tempo dopo il martirio di Giovanni il Precursore. Nel brano evangelico egli ci ricorda che Gesù viene a battezzare in “Spirito santo e fuoco” e che il suo battesimo è semplicemente con acqua, preparazione al dono più grande, al dono compiuto della salvezza offerta dal Messia. Ma questo non sminuisce affatto la missione del Profeta! Anzi, egli è ben consapevole che la preparazione e l’indicazione del Messia, suoi compiti, sono essenziali perché ciascuno trovi la via giusta per incontrarLo. I santi, proprio come il beato Alfredo Ildefondo Schiuster di cui oggi celebriamo la memoria, sono questi testimoni viventi e coloro che indicano con la loro vita lo stesso Gesù e la via per incontrarLo.
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