La Parola che conta: Lunedì 1′ aprile 2019

LUNEDÌ DELLA IV SETTIMANA DI QUARESIMA

GENESI
Lettura del libro della Genesi 24, 58-67
In quei giorni. Il fratello e la madre chiamarono dunque Rebecca e le dissero: «Vuoi partire con quest’uomo?». Ella rispose: «Sì». Allora essi lasciarono partire la loro sorella Rebecca con la nutrice, insieme con il servo di Abramo e i suoi uomini. Benedissero Rebecca e le dissero: / «Tu, sorella nostra, / diventa migliaia di miriadi / e la tua stirpe conquisti / le città dei suoi nemici!».
Così Rebecca e le sue ancelle si alzarono, salirono sui cammelli e seguirono quell’uomo. Il servo prese con sé Rebecca e partì. Intanto Isacco rientrava dal pozzo di Lacai-Roì; abitava infatti nella regione del Negheb. Isacco uscì sul far della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli. Alzò gli occhi anche Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello. E disse al servo: «Chi è quell’uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?». Il servo rispose: «È il mio padrone». Allora ella prese il velo e si coprì. Il servo raccontò a Isacco tutte le cose che aveva fatto. Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e l’amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre.

SALMO
Sal 118 (119), 89-96
® La tua parola, Signore, è stabile per sempre.
Per sempre, o Signore,
la tua parola è stabile nei cieli.
La tua fedeltà di generazione in generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda. ®
Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino ad oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia delizia,
davvero morirei nella mia miseria. ®
Mai dimenticherò i tuoi precetti,
perché con essi tu mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho ricercato i tuoi precetti. ®
I malvagi sperano di rovinarmi;
io presto attenzione ai tuoi insegnamenti.
Di ogni cosa perfetta ho visto il confine:
l’ampiezza dei tuoi comandi è infinita. ®

PROVERBI
Lettura del libro dei Proverbi 16, 1-6
Figlio mio, / all’uomo appartengono i progetti del cuore, / ma dal Signore viene la risposta della lingua. / Agli occhi dell’uomo tutte le sue opere sembrano pure, / ma chi scruta gli spiriti è il Signore. / Affida al Signore le tue opere / e i tuoi progetti avranno efficacia. / Il Signore ha fatto ogni cosa per il suo fine / e anche il malvagio per il giorno della sventura. / Il Signore ha in orrore ogni cuore superbo, / certamente non resterà impunito. / Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa, / ma con il timore del Signore si evita il male.

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Matteo 7, 1-5
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

 

Il racconto della Genesi continua con la narrazione di Isacco che prende in moglie Rebecca: La storia sacra continua passando di vita invita e si avvera attraverso questa catena umana che non ha fine.

La riuscita dei progetti umani È garantita solamente dal vaglio della sapienza di Dio. Solamente l’uomo di fede e l’uomo prudente e l’uomo saggio affida al signore suoi progetti.

Il brano odierno del Vangelo ci parla del metro di giudizio e nella trave e della pagliuzza nei nostri occhi. Non ci vediamo alla tentazione di leggere solo moralisticamente queste parole: esse esprimono la cura fraterna che la fede mette in campo quando i legami di sangue sono oltrepassati dall’essere tutti i figli di Dio.

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