La Parola che conta: Sabato 30 marzo 2019

SABATO DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA

 

LETTURA
Lettura del profeta Ezechiele 20, 2-11

In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, parla agli anziani d’Israele e di’ loro: Così dice il Signore Dio: Venite voi per consultarmi? Com’è vero che io vivo, non mi lascerò consultare da voi. Oracolo del Signore Dio. Vuoi giudicarli? Li vuoi giudicare, figlio dell’uomo? Mostra loro gli abomini dei loro padri. Di’ loro: Così dice il Signore Dio: Quando io scelsi Israele e alzando la mano giurai per la stirpe della casa di Giacobbe, apparvi loro nella terra d’Egitto e alzando la mano giurai per loro dicendo: “Io sono il Signore, vostro Dio”. Allora alzando la mano giurai di farli uscire dalla terra d’Egitto e condurli in una terra scelta per loro, stillante latte e miele, che è la più bella fra tutte le terre. Dissi loro: “Ognuno getti via gli abomini che sono sotto i propri occhi e non vi contaminate con gli idoli d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio”.
Ma essi mi si ribellarono e non vollero ascoltarmi: non gettarono via gli abomini dei propri occhi e non abbandonarono gli idoli d’Egitto. Allora io decisi di riversare sopra di loro il mio furore e di sfogare contro di loro la mia ira, in mezzo al paese d’Egitto. Ma agii diversamente per onore del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni in mezzo alle quali si trovavano, poiché avevo dichiarato che li avrei fatti uscire dalla terra d’Egitto sotto i loro occhi. Così li feci uscire dall’Egitto e li condussi nel deserto; diedi loro le mie leggi e feci loro conoscere le mie norme, perché colui che le osserva viva per esse».

 

SALMO
Sal 105 (106)

® Salvaci, Signore, nostro Dio.

Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
I nostri padri, in Egitto,
non compresero le tue meraviglie,
non si ricordarono della grandezza del tuo amore
e si ribellarono presso il mare, presso il Mar Rosso. ®

Ma Dio li salvò per il suo nome,
per far conoscere la sua potenza.
Molte volte li aveva liberati,
eppure si ostinarono nei loro progetti
e furono abbattuti per le loro colpe. ®

Ma egli vide la loro angustia,
quando udì il loro grido.
Si ricordò della sua alleanza con loro
e si mosse a compassione, per il suo grande amore. ®
Salvaci, Signore Dio nostro,
radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria. ®

 

EPISTOLA
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi 2, 13-20

Fratelli, rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti. Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, perché anche voi avete sofferto le stesse cose da parte dei vostri connazionali, come loro da parte dei Giudei. Costoro hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini. Essi impediscono a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano sempre di più la misura dei loro peccati! Ma su di loro l’ira è giunta al colmo.
Quanto a noi, fratelli, per poco tempo privati della vostra presenza di persona ma non con il cuore, speravamo ardentemente, con vivo desiderio, di rivedere il vostro volto. Perciò io, Paolo, più di una volta ho desiderato venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito. Infatti chi, se non proprio voi, è la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui vantarci davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta? Siete voi la nostra gloria e la nostra gioia!

 

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Marco 6, 6b-13

In quel tempo. Il Signore Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando. / Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

 

Il brano di Ezechiele ricorda che nella storia d’Israele non c’è stato solo il tempo della compassione di Dio, ma anche della sua “ira” di fronte all’infedeltà e alla sfiducia del popolo nei confronti del proprio Dio. Ma per testimoniare la sua fedeltà il Signore non ha agito con ira, anzi ha usato misericordia e perdono, braccio potente per la liberazione dalla schiavitù.

La lettera di Paolo descrive l’efficacia della parola evangelica quando essa è accolta non come parola umana, ma divina. Afferma anche che gli ostacoli alla diffusione del Vangelo della salvezza soni ben presenti alla sua opera e al Signore: Tali ostacoli testimoniano le cattive intenzioni dei Giudei e il desiderio di salvezza delle genti.

La missione pre pasquale dei discepoli ha alcune caratteristiche: Essa è condotta in spirito di libertà e affidati alla provvidenza e annuncia il Vangelo accompagnato da opere di guarigione e di liberazione dal male. Sempre la missione ha queste caratteristiche se si appoggia esclusivamente sulla potenza di Dio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.