La Parola che conta: Giovedì della 7° settimana di Pasqua (24 maggio), Maria Ausiliatrice

LETTURA
Lettura del Cantico dei Cantici 6, 1-2; 8, 13

Dov’è andato il tuo amato, / tu che sei bellissima tra le donne? / Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato, / perché lo cerchiamo con te? / L’amato mio è sceso nel suo giardino / fra le aiuole di balsamo, / a pascolare nei giardini / e a cogliere gigli. / Tu che abiti nei giardini, / i compagni ascoltano la tua voce: / fammela sentire.

 

SALMO
Sal 44 (45)

®   Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo.

Liete parole mi sgorgano dal cuore:
io proclamo al re il mio poema,
la mia lingua è come stilo di scriba veloce. ®

Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
perciò Dio ti ha benedetto per sempre. ®

Avanza trionfante.
Cavalca per la causa della verità,
della mitezza e della giustizia.
Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato
con olio di letizia. ®
EPISTOLA
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 5, 1-5

Fratelli, giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 15, 18-21

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

 

Alle porte della Pentecoste, ancora una volta la voce del desiderio di incontrare l’Amato risuona forte e chiara: e noi lo possiamo raggiungere solo nei suoi giardini, nei suoi pascoli, come a dire che possiamo incontrarlo nel giardino della Risurrezione (nuova Creazione) e nella cura che mette per ogni suo amico.

E ci vuole il dono della fede per compiere questa ricerca, così appassionante: perché noi, con tutti i nostri dubbi e i nostri problemi, abbiamo la certezza di avere in Gesù il Salvatore, un vero Uomo e un vero Dio che ci dona lo Spirito d’Amore.

Mettiamoci bene in mante anche questo: questa fedeltà e questa perseveranza nella ricerca di Gesù e del suo Spirito può portare alla persecuzione in questo mondo, alla discriminazione proprio a causa del nostro essere cristiani; anche su questo però il maestro ci rassicura: Lui non ci lascerà mai più!

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